San Marino. Grais al Comitato per il Credito ed il Risparmio

San Marino. Grais  al Comitato per il Credito ed il Risparmio

SAN MARINO, Banca Centrale. A firma del Presidente   Wafik Grais è stata pubblicata (con non pochi omissis) la relazione presentata al Comitato per il Credito ed il Risparmio del 24 ottobre. Riunione del Comitato  che sembra aver posto fine agli attacchi contro l’istituzione, provenienti  da ambienti della politica sia di governo che di opposizione.

Appare chiaro l’intedimento di  Grais di operare  per “il bene del paese e dei suoi risparmiatori (evitando di sprecare soldi del contribuente in ricapitalizzazioni bancarie successive senza successo come fatto in passato)

Grais racconta quanto si sta facendo al fine di “attivare un percorso virtuoso volto all’ attrazione di operatori finanziari internazionali e al rafforzamento della reputazione di quelli locali.

La BCSM sta seguendo un approccio fondato su quattro pilastri: i) valutare lo stato attuale delle finanze, della operatività e dei processi della BCSM; ii) ottenere una visione chiara ed affidabile della qualità degli attivi nei bilanci delle banche sammarinesi e nel contempo delle loro capacità di gestione del rischio e della loro governance; iii) esplorare e sviluppare le relazioni internazionali della BCSM al fine di facilitare l’adattamento del sistema finanziario alle migliori pratiche internazionali, e iv) gestire la transizione e le sfide immediate”

Grais non tralascia  la questione delle dimissioni connesse alla attività di  Vigilanza: “BCSM ha accettato le dimissioni di alcuni membri dello staff i quali (omissis)  hanno mostrato di non condividere gli obiettivi del mandato della Banca Centrale. E’ bene chiarire che nel Coordinamento di Vigilanza – fatto salvo un breve periodo in cui ci sono stati sammarinesi in sostituzione di italiani dimissionari – ci sono sempre stati italiani, fin dalla sua costituzione. Ma la Vigilanza non coincide solo con il Coordinamento, ma è rappresentata da tutto un Dipartimento che è composto di almeno 30 persone, di cui i sammarinesi sono la stragrande maggioranza. Quello che invece verrà portato avanti –cosa mai fatta in passato- è un adeguato piano di formazione per creare una classe di ispettori sammarinesi adeguata.   (omissis)“.

Non si può crescere se non si ha credibilità e reputazione: “per muoversi a livello internazionale bisogna essere noti, riconosciuti e soprattutto reputazionalmente a posto. Quello che stiamo anche portando avanti nel paese è anche questo. Sappiamo che ciò potrà creare dei dispiaceri, o difficoltà relazionali, ma purtroppo è necessario come i periodi di transizione hanno dimostrato in numerosi casi.

Chiarissima la denuncia di intimidazioni e addirittura minacce: “Quello che invece non è accettabile in alcun modo e per nessuna ragione sono le minacce a cui vengono sottoposti i vertici della BCSM, il management ed il CDA della banca, con un innalzamento di aggressività molto preoccupante. Le intimidazioni sono iniziate in numerosi posti,  a San Marino e a Washington, ad opera della politica, poi sono arrivate da une parte del sindacato e infine da lettere anonime. Senza tralasciare quelle più o meno velate, rappresentate da comunicati stampa etc.. Motivo per cui ora si chiede di riportare il linguaggio alla sua naturale dialettica contrapposta, anche se in presenza di una campagna elettorale.”

 Leggi tutto il testo della relazione pubblicato sul sito di Banca Centrale

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy