Rimini. Arresti e sequestro di sostanze stupefacenti: conclusa l’operazione antidroga

Rimini. Arresti e sequestro di sostanze stupefacenti: conclusa l’operazione antidroga

RIMINI. Si è svolta oggi una vasta operazione antidroga messa in atto dalla Polizia Municipale di Rimini che ha visto finire in carcere una decina di spacciatori e ha visto sequestrati oltre 4 kg e mezzo di marijuana.

Comunicato stampa

Nella giornata di lunedì 12 dicembre 2016 si svolge l’operazione per l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare che agenti della Polizia municipale di Rimini conducono dalle prime ore di questa mattina su mandato del Gip Fiorella Casadei e indagine del Pm Paolo Gengarelli.

Un’operazione, che in queste ore sta portando in carcere una decina di spacciatori e assesta duro colpo alla rete di spaccio di droga nella città, nel corso della quale gli agenti della Pm riminese hanno potuto mettere sotto sequestro, oltre quantità di hashish e di coca, anche ben 4 chili e mezzo di marijuana, rivenuta grazie all’impiego dei cani della squadra cinofila della Polizia di Stato della Questura d’Ancona. Con le sostanze stupefacenti anche bilancini di precisione, sostanze da taglio, coltellini ed anche libri della contabilità. Sequestrati durante l’operazione anche 2000 euro circa.

Una fase della conferenza stampa odierna

Con gli arresti, si conclude una fase d’indagini che hanno visto dallo scorso anno impegnati con intercettazioni e pedinamenti gli operatori della Polizia municipale di Rimini.

L’indagine nasce da un arresto di un giovane spacciatore albanese nell’aprile dello scorso anno che, tessera dopo tessera, si approfondisce e arricchisce con le indagini ricostruendo la filiera dello spaccio di sostanze stupefacenti che coinvolge figure diverse, spesso nel ruolo, oltre che di spacciatori o prestanome, di tossicodipendenti.

Assieme agli spacciatori d’origine albanese e nord africana, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, arrestati anche una coppia di italiani, che utilizzavano il proprio appartamento come centrale dello spaccio, come è emerso dai numerosi servizi di appostamento e controllo effettuati nei pressi dell’abitazione dei due riminesi che evidenziava un notevole via vai di tossicodipendenti. Un quadro che le intercettazioni delle utenze confermavano portando a individuare i diversi fornitori della coppia dediti a loro volta allo spaccio di cocaina e hashish.

L’ ”Operazione Ranocchio”, come è stata chiamata, fa seguito a due brillanti operazioni contro lo spaccio di droga realizzate dalla Polizia municipale riminese: la “Kebab connection”, proprio in questi giorni di dicembre del 2013, e la “Kebab Due” che nel febbraio di quest’anno si concluse con l’esecuzione di 87 misure cautelari per spaccio di sostanze stupefacenti in alcune zone della città. Un’operazione che portò al fermo di quasi tutti gli indiziati sottoposti al provvedimento portando alla completa esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare e costituì la naturale prosecuzione dell’operazione conclusa sempre dalla Polizia municipale di Rimini denominata “Kebab connection”. Come si ricorderà allora furono 53 le persone che furono arrestate per spaccio di sostanze stupefacenti al termine d’un’intensa attività investigativa, caratterizzata dall’uso delle telecamere posizionate in città per la videosorveglianza.

“Il ringraziamento dell’Amministrazione comunale alla procura di Rimini e agli agenti della Municipale – ha detto l’assessore alla Sicurezza Jamil Sadegholvaad – corre parallelamente alla soddisfazione di avere inferto un altro colpo di maglio alla rete dello spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio riminese. L’impegno della Polizia Municipale su questo fronte, assieme alle tante azioni che portano avanti con successo ogni giorno le forze dell’ordine, mette in rilievo come tale contrasto sia una priorità del lavoro degli inquirenti e delle forze di polizia locali.”

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