Rimini. Il killer in coma: «È senza speranze»

Rimini. Il killer in coma: «È senza speranze»

Andrea Rossini – Corriere RomagnaDritan Demiraj in primo grado è stato condannato all’ergastolo, la presunta complice a trenta. Ricorso di procura e parte civile control’assoluzione dello zioPer il killer non c’è più speranza

RIMINI. Rischia di non arrivare neppure al processo d’appello, fissato per l’1 marzo, Dritan Demiraj, il pasticciere albanese condannato in primo grado all’ergastolo per l’omicidio della sua ex compagna e dell’ultimo amante di lei. Ridotto in fin di vita da un detenuto nel penitenziario di Parma che l’ha preso a pugni per una banale lite dovuta a questioni legate all’uso autorizzato del telefono e ricoverato senza più speranze in una clinica privata riminese. «Non c’è più alcuna possibilità che si riprenda – conferma l’avvocato difensore Massimiliano Orrù – è solo una questione di tempo». Miracoli a parte, quindi, il processo rischia di perdere il principale imputato. Ad assisterlo vengono i genitori dall’Albania ed è la madre che resta anche una settimana intera al capezzale del figlio, in coma irreversibile. Perfino la procura di Parma sembra “attendere ” prima di chiedere il rinvio a giudizio dell’aggressore – Laurentiu Timosthe, romeno di 36 anni – così da non dover poi correggere il capo di imputazione finale. (…)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy