Andrea Rossini – Corriere Romagna: Bimba morta in piscina, nessun colpevole / Cade l’aggravante legata alla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e scatta la prescrizione
RIMINI. Nessun “colpevole” per la morte di Elisa Gallarotti, la bambina di diciotto mesi, in vacanza in Romagna con i genitori, annegata il 12 giugno 2008 dentro la vasca idromassaggio di un hotel di Riccione. Il giudice Benedetta Vitolo, al termine di un processo dall’iter tortuoso, ha escluso l’aggravante della violazione di una norma sulla sicurezza sul lavoro (come richiesto dai difensori e condiviso dallo stesso pm onorario Leo Berardi) e conseguentemente ha pronunciato ieri sentenza di «non luogo a procedere per estinzione del reato per intervenuta prescrizione». L’accusa, nei confronti dei titolari dell’albergo, era di omicidio colposo. Padre, madre e figlio (difesi dagli avvocati Cesare Brancaleoni e Sergio De Sio) sono stati così definitivamente prosciolti: a loro veniva imputata negligenza e imprudenza per il mancato rispetto degli accorgimenti di sicurezza che avrebbero potuto evitare di trasformare la piccola piscina del loro albergo in una trappola mortale per la bambina, in vacanza con i suoi. Erano garantiti per la responsabilità civile verso terzi: l’assicurazione ha da tempo pagato un risarcimento economico nei confronti di genitori e nonni della vittima (i familiari avevano revocato la costituzione di parte civile). I genitori invece, chiamati in ballo dagli stessi albergatori, furono processati e assolti dall’accusa di abbandono di incapace seguito da morte. (…)