Rimini. Bottiglie, frutta e rifiuti contro la casa dei profughi

Rimini. Bottiglie, frutta e rifiuti contro la casa dei profughi

Corriere RomagnaBottiglie e rifiuti scagliati contro la casa dei profughi / La “Centofiori” presenta subito denuncia / Il vice sindaco Gloria Lisi grida vergogna: la politica deve abbassare i toni

RIMINI. Bottiglie di vetro e rifiuti lanciati contro l’ex scuolina di Spadarolo. La colpa? Ospitare una quindicina di persone richiedenti asilo. È successo nella notte fra sabato e domenica e la Centofiori, che gestisce la struttura, ha già presentato denuncia contro ignoti. Al di là di quanto possa sembrare, il gesto è gravissimo, figlio di frasi, parole e toni spesso vergognosi. E non solo al bar. Anche in consiglio comunale – denuncia il vice sindaco Gloria Lisi – dove il territorio riminese è stato definito una «discarica», proprio perché apre le porte a chi fugge dalla miseria e dalla guerra.

Che vergogna. Nonsi è fatta attendere la replica del vice sindaco Gloria Lisi, impegnata in questi giorni in un acceso botta e risposta con gli altri amministratori provinciali, proprio a proposito dell’accoglienza profughi. Come è noto, si lavora da tempo affinché i richiedenti asilo vengano distribuiti equamente fra le varie realtà, dato che a Rimini spetta senza dubbio l’impegno maggiore. «È un fatto da non fa passare sotto silenzio – commenta Gloria Lisi –. Ci sono segnali che vanno letti sotto la giusta luce, sia per non enfatizzarli che per non minimizzarli. Come riportato dai responsabili della cooperativa Centofiori, che gestisce la struttura, sono state lanciate da parte di ignoti bottiglie che hanno sfondato il vetro della finestra di una camera al piano terra della struttura, e spazzatura varia che ha imbrattato pareti e giardino. Un atto vile e codardo che, anche se fortunatamente non ha avuto conseguenze per gli ospiti della struttura, segna anche simbolicamente una novità per la nostra città, nell’ambito di un dibattito (chiamiamolo così…) più generale e nazionale sul rapporto tra italiani e immigrazione». (…)

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