San Marino. I soldi di “Gino” in Finproject e la tangente per la sede di Bcsm al centro dell’udienza

San Marino. I soldi di “Gino” in Finproject e la tangente per la sede di Bcsm al centro dell’udienza

Antonio Fabbri L’informazione di San Marino (di ieri, giovedì 02 marzo 2017): I soldi di “Gino” in Finproject e la tangente per la sede di Bcsm al centro dell’udienza / Conto Mazzini sentiti tre testimoni e chieste altre audizione per capire chi in Bcsm disse di fare due assegni anziché uno per pagare l’immobile e… la contestata mazzetta

SAN MARINO (…) La giornata di udienze è dunque iniziata con l’audizione di Giovanni Crosara, indotto dalle difese di Bruscoli e Tortorella, gli avvocati Maria Antonietta Pari e Caterina Filippi.

I soldi dei cinesi Per comprendere la richiesta di testimonianza di Giovanni Crosara, all’epoca direttore della filiale di Dogana della Bcs, occorre partire dalla contestazione di riciclaggio che viene mossa agli imputati e relativa all’attività della finanziaria Finproject.

Secondo l’accusa la enorme disponibilità di contanti del cinese Jin Meizhao detto “Gino”, che passava per la finanziaria tra l’altro imputata come persona giuridica , “è da ricercare nelle attività della cosiddetta mafia cinese: i proventi della gestione e controllo dei numerosi mercati illeciti quali quello della contraffazione, dell’immigrazione clandestina e del connesso sfruttamento degli immigrati, solo per citarne alcuni”, si legge nelle carte. Sempre secondo, dunque, l’accusa FinProject si è poi servita “dell’enorme liquidità procacciata dalla mafia cinese per consentire alla ‘Ndrangheta di disporre di danaro per svolgere attività bancaria clandestina”, scoperta oltre confine nella “operazione Tibet”, che ha smascherato una banca clandestina in Brianza. (…)

La contestata tangente per la sede di Bcsm Nell’udienza di ieri si è poi tornati sulla contestazione di riciclaggio legata alla famigerata tangente per l’acquisto della sede di Banca centrale, così come contestata dall’accusa. In particolare è stato ascoltato come testimone Simone Della Balda, funzionario di Bcsm. Dalla postazione pc di questi venne stampata una email, inviata a diverse persone della banca, nella quale il vice direttore di Bcsm, Daniele Bernardi, invitava a preparare un assegno da 3.650.000 euro. (…)

Movimentazioni della Clabi Ultimo testimone della giornata, indotto dalle difese di Podeschi e Baruca, Patrizio Ettore Cherubini, all’epoca membro della vigilanza di Banca Centrale. L’avvocato Stefano Pagliai ha chiesto al testimone di una serie di movimentazioni relative alla Clabi, la società di Claudio Podeschi e Biliana Baruca. Movimentazioni sulle quali, nel Credito sammarinese di Lucio Amati, sono state rinvenute delle annotazioni riguardanti in certi casi “Claudio” e in altri “Billi”. “Avete verificato, visto che il primo è un nome proprio e che Billi è anche un cognome sammarinese, se queste annotazioni fossero riferite ai miei assistiti?”, ha chiesto Pagliai. (…)

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Rettifica inviata dall’avv.  Domenico Bianculli, per il  Sig. Jin Meizhao,   in data 25 ottobre 2018 e subito è pubblicata: “ Il Sig. Jin Meizhao è un onesto e stimato commerciante di Roma, che esercita la sua attività da anni con impegno e continuità. L’erroneo coinvolgimento del Sign. Meizhao nelle vicende riguardanti il cosiddetto “Caso Mazzini” è dovuto ad un palese errore di interpretazione delle carte processuali, dal momento che il suo nominativo è emerso nel corso di conversazioni telefoniche  private, intercettate ed illegittimamente diffuse tra il pubblico, in quanto mero correntista della Banca sammarinese interessata dallo scandalo. La sua totale estraneità al Caso Mazzini trova compiuta conferma nel decreto di archiviazione del 07.03.2017, ove non vi è riferimento alcuno al nome – nè tantomeno alla figura – del Sig. Jin Meizhao.”

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