San Marino. Mimma e Vanessa, una lezione

San Marino. Mimma e Vanessa, una lezione

SAN MARINO. Un lettore ed il direttore di Corriere Adriatico sulle  LL. EE. Mimma Zavoli e Vanessa D’Ambrosio.  Una risposta alle critiche   sulla vicenda  Collegio Garante – Reggenza. Un’occasione per ricordare l’affermazione di Romano Prodi sull’istituto reggenziale.    

Tutolo:  Mimma e Vanessa.  La lezione di San Marino. 

Ho letto di recente che dal primo aprile al primo ottobre di quest’anno per la prima volta dalla nascita della Repubblica di San Marino sono entrate in carica due reggenti donne. Mimma Zavoli e Vanessa D’Ambrosio sono state nominate alla Suprema Magistratura dello Stato Sammarinese. La prima coppia di reggenti entrò in carica nel 1243, ma per vedere la prima donna ricoprire quell’incarico è stato necessario attendere il 1981 e oggi, 36 anni dopo, la coppia reggente è tutta al femminile. Insomma ai piedi del Titano è riuscito ciò che nella confinante Italia pare ancora un miraggio. Non che questo sia strano per la piccola Repubblica che in realtà ha una tradizione di libertà che viene da molto lontano, una popolazione di emigranti che hanno conosciuto il mondo e ampliato gli orizzonti della piccola comunità e che affida il potere per soli sei mesi a una coppia di reggenti proprio per non concentrare l’esercizio del potere. Strano piuttosto è che l’Italia resti ancora al palo in fatto di eguaglianza e di coscienza del valore delle donne. Quest’anno nelle Marche andranno al voto 19 Comuni e tra i 19 sindaci uscenti possiamo annoverare due sole donne, Nelia Calvigioni di Corinaldo e Barbara Toce di Pedaso. Non è ancora definito il panorama dei candidati alla carica di sindaco, ma sono pronta a giurare che sarà sufficiente mezza mano per contare le donne in lizza. (Lettera firmata)

(Risposta) L’Italia, terra di storia e bellezze, è afflitta da memoria e braccino corti quando si affronta il tema del ruolo delle donne e non solo nella politica. Esiste una generale difficoltà a riconoscere il valore delle donne e pur non riuscendo a frenarne l’inevitabile ascesa, prova a rallentarne il passo. Il problema centrale è quello che indica lei: una società a guida politica, imprenditoriale e filosofica prettamente maschile che non riesce a comprendere il valore aggiunto della componente femminile. Non dico considerarla di intelletto e capacità paritarie ma di individuarne le peculiarità e renderle produttive. Però ho una fede illuministica nell’inevitabilità del progresso e sono certa che la forbice tra i sessi sia destinata a chiudersi. Ho letto anche io con gioia l’avventura di Mimma e Vanessa ritrovando ancora una volta i tratti di genere in una collaborazione tra donne: hanno età differenti, 54 e 29 anni, origini politiche lontane visto che la prima ha alle spalle una storia democristiana e la seconda un nonno che è stato tra i fondatori del partito comunista di San Marino ma entrambe hanno detto: «Questa reggenza è un onorare il lavoro delle nostre nonne, di tutte le donne che ci hanno preceduto». La più giovane dallo scorso anno è capo delegazione per San Marino al Consiglio d’Europa a Strasburgo ed è di fatto il più giovane capo di Stato del mondo. Insomma sono soddisfazioni che fanno bene a tutte noi. Le uniche soddisfazioni possibili in attesa che l’Italia possa avere un premier e un presidente della Repubblica con la sottana.

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