RIMINI. Dovrà risaricre 29.152 euro. Questa la somma stabilita dalla Corte dei conti dell’Emilia Romagna nei confronti di un ex dipendete del Comune di Rimini, finito in manette nel maggio 2015 con le accuse di peculato per essere poi licenziato.
Il lavoratore è finito nei guai in seguito a un’indagine della Guardia di finanza. Inoltre, dagli atti del procedimento disciplinare, osservano i giudici contabili, è stato dimostrato che l’uomo, operando all’interno delle proprie mansioni nei servizi scolastici ed educativi, abbia sottratto beni e utilizzato l’auto di servizio per finalità illecite, oltretutto alterando i ‘fogli di viaggio’ della vettura. Il dipendente ha rubato anche materiali, quali stoviglie, carta igienica e materiali di cancelleria che poi rivendeva per guadagnare dei soldi dalla merce sottratta.