San Marino. Commissione Finanze: seduta del 7 giugno 2017

San Marino. Commissione Finanze: seduta del 7 giugno 2017

COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE FINANZE, BILANCIO E PROGRAMMAZIONE; ARTIGIANATO, INDUSTRIA, COMMERCIO; TURISMO, SERVIZI, TRASPORTI E TELECOMUNICAZIONI, LAVORO E COOPERAZIONE

MERCOLEDI’ 7 GIUGNO

Con 8 voti contrari e 4 favorevoli la richiesta di audizione dei vertici di Abs presentata dall’opposizione non è accolta dalla Commissione consiliare Finanze, riunita oggi pomeriggio a Palazzo Pubblico proprio per esprimersi su tale proposta presentata nei giorni scorsi dai sei commissari di minoranza.

In apertura della seduta, il Presidente Tony Margiotta illustra i motivi della convocazione odierna, alla luce della richiesta presentata formalmente prima dai commissari di Rete-Mdsi, Roberto Ciavatta e Federico Pedini Amati, poi da quelli di Pdcs, Ps e Psd, di una convocazione straordinaria della Commissione per un’audizione con i vertici dell’Associazione bancaria sammarinese. “Secondo il regolamento si può invitare a un’audizione delle realtà istituzionali- spiega Margiotta- Abs è un’entità privata”, di qui l’invito a discutere sul da farsi, se accogliere o meno la richiesta dell’opposizione. Lo stesso Presidente dà poi lettura della lettera inviata da Ciavatta e Pedini Amati per motivare la propria assenza: “La convocazione della commissione odierna è una provocazione- scrivono i commissari- o al massimo un modo per prendere tempo, in modo che chi deve portare avanti il suo disegno lo persegua senza ostacoli”. Anche Francesco Mussoni, Pdcs, stigmatizza la convocazione: “Nella storia della Repubblica le commissioni hanno sempre incontrato chi volevano, enti pubblici o privati è una distinzione un po’ capziosa che vi siete voluti porre”. Teodoro Lonfernini, Pdcs, sottolinea l’utilità dell’incontro con Abs con la commissione per conoscere il suo progetto elaborato sul sistema bancario di cui “ne ha dato evidenza anche a Banca d’Italia” che lo ha giudicato positivamente. Il divieto di incontrare Abs “non è scritto da nessuna parte”, aggiunge. Iro Belluzzi, Psd, punta il dito contro il presidente Margiotta: “Avrebbe dovuto dare seguito alla richiesta dell’opposizione- lamenta- ma forse anche qui c’è lo zampino di Bcsm che non incontra Abs nonostante le tante richieste fatte dall’associazione”. Il Presidente è oggetto di critiche anche da parte di Alessandro Mancini, Ps che lo invita a “smarcarsi dal fare il segretario particolare di Simone Celli”.

Prende poi parola il fronte della maggioranza che si mostra fin da subito poco convinta sull’opportunità di un’audizione con Abs in Commissione Finanze. Per Roberto Giorgetti, Rf, la richiesta dell’opposizione di portare in Aula soggetti non istituzionali “è inusuale” perché “non c’è nessun tipo di precedente”. Enrico Carattoni, Ssd, smentisce che la maggioranza non abbia mai incontrato i rappresentanti dell’associazione bancaria. Diversamente, “in Aula non è mai stata fatta una convocazione a soggetti privati- conferma- per natura stessa della commissione parlamentare che ha il compito di audire soggetti istituzionali”.

Stefano Palmieri, Rf, non contesta solo il fatto che Abs non sia un soggetto istituzionale: “Oggi rappresenta tre banche su sei, non solo la totalità ma neanche la maggioranza di banche- puntualizza- Non ci sono Asset, Cis e Cassa di Risparmio che già da un po’ si è sospesa”. Anche Matteo Ciacci, C10, conferma che Adesso.sm ha già incontrato Abs: “Stiamo lavorando politicamente affinché si promuova il dialogo tra categorie e istituzioni”. Non nasconde poi che prima della direzione di Biagio Bossone ci fossero “difficoltà” con Abs, ma “l’approccio ora pare costruttivo”. Infine, Nicola Selva, Rf, invita l’opposizione “tirare giù le barricate”. “Se ci sono i termini per un confronto serio, con un’approccio costruttivo, sono pronto a incontrare tutti- manda a dire- ma l’intento è altro, quello di creare tensioni e sfiducia”.

Di seguito un estratto degli interventi odierni. 

Tony Margiotta, Ssd, presidente

In data 24 maggio, alla segreteria Istituzionale e alla mia mail personale, è arrivata la richiesta di due commissari, Ciavatta e Pedini Amati, per procedere alla convocazione urgente della commissione alla prima occasione utile per udire i vertici Abs. A seguito di questa mail, ho contattato immediatamente Ciavatta, dicendogli che da regolamento per poter richiedere la convocazione di una commissione è necessaria la domanda di almeno 5 commissari, diversamente la loro richiesta non poteva essere tenuta in considerazione. Il 26 maggio quindi il commissario Mancini fa arrivar email con la stessa richiesta, di seguito, è arrivata richiesta del commissario Iro Belluzzi e domenica 28 maggio è arrivata mail con medesima richiesta del commissario Mussoni e da ultimo, quella del commissairo Lonfernini. Mi sono adoperato subito il lunedì per verificare il regolamento delle commissioni e, attraverso un confronto con la segreteria Istituzionale, il presidente ha deciso di convocare una commissione per poter discutere insieme, attraverso un dialogo pacifico e democratico, per verificare la richiesta dei commissari di opposizione. E oggi siamo a valutarla. Secondo il regolamento si può invitare a un’audizione delle realtà istituzionali, Abs è un’entità privata, come presidente mi sono sentito in dovere di confrontarci attraverso la commissione. Sono stato criticato per averlo fatto, ma credo fosse doveroso portare avanti la richiesta di 6 commissari. E’ arrivata in apertura di seduta una comunicazione dei due commissari assenti dell’opposizione, Ciavatta e Pedini Amati, che volevo leggervi. ‘Comunichiamo le ragioni dell’assenza odierna. Alla richiesta di audizione di Abs, avanzata dai sottoscritti, lei Presidente ha risposto che era necessaria la richiesta di almeno un terzo dei membri di Commissione. A stretto giro di posta sei commissari hanno depositato identica richiesta di audizione di Abs. In conferenza stampa abbiamo poi illustrato le motivazioni della richiesta, ovvero la volontà di farsi un’idea completa e non di parte. Servirebbe Lei Presidente per perseguire completezza dell’informazione, base fondante di una scelta consapevole, e non la sua parzialità. Per capire se è vero che che Bankitalia ha sposato il progetto Npl di Abs, per capire le ragioni del commissariamento Asset e se le soluzioni- che sono più mannaie- di Bcsm sono le uniche o se ce ne sono altre ragionevoli. Questo confronto e le informazioni che possono emergere sono indispensabili per decidere razionalmente. Ma lei li ha impediti. La convocazione della commissione odierna che è una provocazione o al massimo un modo per prendere tempo, in modo che chi deve portare avanti il suo disegno lo persegua senza ostacoli. Che senso ha spendere la cifra dei gettoni per decidere se convocare un’audizione? Presidente, poteva prendersi un caffè con i colleghi per farlo. Ribadiamo l’intenzione di non partecipare alla commissione odierna e chiediamo che i commissari restituiscano il gettone per un dibattito inutile”.

Francesco Mussoni, Pdcs

Potevamo forse condividere una convocazione per via informale per discutere quanto previsto oggi. Quando c’è una categoria con al suo interno dirigenti di banca e tecnici, credo sia doveroso per una commissione incontrarli. L’audizione serve a creare quel disegno comune che può essere la premessa per un abbassamento della pressione che invece sta salendo. Gli effetti che si stanno producendo sono paura, sfiducia, impoverimento del sistema. Volete incominciare un po’ ad ascoltarci? Si faccia un po’ portatore attivo, Presidente, di questo confronto in sede istituzionale, non trovo scandaloso che Abs possa esprimere un’opinione in seduta pubblica o segreta. Se non facciamo questo confronto non riusciamo ad abbassare tensione. Mio intendimento sarebbe trovare una sede per confrontarsi seriamente, ma se questa possibilità non c’è, c’è piuttosto un intento dilatorio. Con rammarico e per senso istituzionale sono venuto a una commissione forse da disertare. Nella storia della Repubblica le commissioni hanno sempre incontrato chi volevano, enti pubblici o privati è una distinzione un po’ capziosa che vi siete voluti porre. E’ sicuramente abbastanza anomalo questo modo di procedere. Sottolineo l’opportunità che la commissione riceva in audizione Abs, per cercare insieme di uscire da un clima di contrapposizione che anche ieri sera ho sentito molto forte. Non è solo nella politica, ma è presente nella cittadinanza e come politica dobbiamo iniziare ad assumere un atteggiamento diverso. Limitarsi a questioni di metodo se un soggetto è da considerarsi istituzionale o meno, quando lo abbiamo toccato con mano il clima di ieri sera, lo trovo irresponsabile.

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Presidente, lei ha avviato una commissione atipica, atipico è organizzare una seduta per organizzare un ordine del giorno già noto. Parto del presupposto che può essere legittimo ma è sintomatico meravigliarsi della non presenza di due commissari. Non ci sono, non per altri impegni. La lettera dei commissari è sintomatica. Dobbiamo confrontarci su come lavorare insieme, maggioranza e opposizione, e la maggioranza deve interrogarsi su come confrontarsi con Bcsm e Abs. Sono un po’ stanco di dover fare la politica del gridare e denunciare, anche se sono all’opposizione, non voglio farlo per tutto l’arco della legislatura, voglio che le mie idee, se non altro, siano oggetto di confronto. L’unica eccezione che si può tirare fuori rispetto alla nostra richiesta è che, in teoria, in questa sede, che è istituzionale, sono invitati soggetti istituzionali. Ma il divieto di ascoltare altri non c’è scritto da nessuna parte. Abs ha lavorato da tempo a un progetto che riguarda il sistema bancario e finanziario, ha fatto una proiezione importante, affrontando anche il problema Npl. Ne ha dato evidenza anche a Banca d’Italia che lo ha giudicato positivamente. Invito il Presidente a far raccogliere questo elemento a tutti i membri della commissione, sarà un confronto importante. Fa poi ‘piacere’ aver letto da Rou

Reuters che stiamo chiedendo 150 mln di euro, ma a chi? Attraverso quali garanzie? Quelle di Bcsm, ovvero Banca centrale dispone delle risorse delle banche, quindi dei fondi pensione? Non sono mai stati toccati, abbiate il coraggio di farlo. Sul debito pubblico: se chiedete 150 mln di euro che saranno poi debito pubblico, e parallelamente non costruiamo fiducia nel sistema finanziario, se ne va anche la raccolta diretta di 4 miliardi.

Iro Belluzzi, Psd

Si vive una grande delusione per come lei, Presidente, ha gestito la commissione. Avrebbe dovuto dare seguito alla richiesta dell’opposizione ma forse anche qui c’è lo zampino di Bcsm che non incontra Abs nonostante le tante richieste fatte dall’associazione. La serata di ieri è stata la punta dell’iceberg di quello che potrà ancora accadere se non si cambia approccio. Ai membri della Commissione finanze rivolgo il mio intervento perché siete all’oscuro come lo ero io, quando ero ancora membro del congresso di Stato, del piano che una lobby del settore aveva predisposto già allora. I piani erano conosciuti solo da alcuni soggetti. Mi spiace oggi non sia presente il consigliere Giuseppe Maria Morganti, le stesso domande che oggi in modo retorico gli pongo, le ripeterò in Consiglio, su un progetto non criminale, ma che non dà risposte alle esigenze del Paese. Quando fu nominato l’attuale presidente di Bcsm, l’intervento dell’allora segretario di Stato alla Cultura fu determinante, fece capire che sarebbe stata una persona essenziale per rilanciare il sistema. Ad oggi si è verificato tutto il contrario, non credo Bcsm porti avanti un progetto senza che una ristretta parte di maggioranza e governo non ne sia a conoscenza. Così l’autoreferezialità si è confusa con l’autonomia, diventata poi arroganza con copertura politica. Come Adesso.sm, quando siete scesi in campo, avete posto tutela a prescindere di Bcsm. Considero di una gravità pazzesca che una istituzione come Bcsm non abbia voluto confrontarsi con chi è sammarinese -e ha sostenuto economia del Paese stesso, e tante aziende e famiglie. Grave è il dispregio nei confronti di parte della sammarinesità da parte di chi è comunque ospite sul nostro territorio. Non considero poi peregrina la richiesta del Pdcs di percorrere la strada della commissione d’inchiesta su quanto sta svolgendo Bcsm, vorrei sapere se c’è stato un mandato per andare a reperire 150 mln di euro per la ricapitalizzazione che è molto più grande. Vogliamo metterci dalla parte del Paese? Stiamo consentendo di distruggere la Repubblica con il nostro sostegno.

Alessandro Mancini, Ps

Se sapevo che il segretario Celli era partito per una trasferta, non sarei venuto. Lei Presidente non è il segretario particolare di Simone Celli ma è presidente della Commissione finanze e deve prendersi le sue responsabilità. Mi sarei aspettato un riferimento, non la cronaca dell’arrivo di mail, doveva fare un riferimento come Presidente della commissione finanze sulle intenzioni di questa maggioranza di udire o meno l’associazione bancaria sammarinese. Deve smarcarsi dal fare il segretario particolare di tutti.

Alla fine si arriverà a una proposta dell’ultimo minuto dove si dovrà o prenderla per forza o saltare dalla finestra. Si legge che Bcsm ha avuto l’incarico di reperire 150 mln per la liquidità, ma chi ha generato il problema della liquidità? La gestione con i piedi del commissariamento di Asset Banca. Su quello che è successo ieri sera, non vi siete posti interrogativi? E’ successa una cosa gravissima, una segretario di Stato che si presenta dove lo sapeva anche un bambino che sarebbe stato un incontro caldo e partecipato e va lì senza una proposta e con il solito disco rotto della colpa del governo precedente e dell’autonomia di Bcsm? Oggi succede la stessa cosa. Cosa costava chiamare Abs e fare illustrare il loro progetto? Non lo vogliamo fare in Commissione? Vediamoci attorno ad un tavolo.

Roberto Giorgetti, Rf

Mi sembra che attorno questa convocazione sono nati alcuni non intendimenti. Oggi sono costretto qui dalla richiesta arrivata da un nutrito gruppo di commissari di opposizione. Una richiesta inusuale di ascoltare in audizione soggetti non istituzionali. Di fatto non c’è nessun tipo di precedente. Ed è evidente anche da parte di chi frequenta l’Aula da anni che sarebbe stato irrituale e che sarebbe stato opportuno confrontarsi e vedere se si trovavano soluzioni condivise. Io sarei perplesso su questa iniziativa, che chiedeva un’audizione non solo di Abs ma di singoli direttori di banca. E’ passata la tesi invece che ‘si fa come diciamo noi o è a rischio la democrazia’ . Noi come maggioranza abbiamo sostenuto pubblicamente che fosse importante promuovere il confronto tra parti sociali ed economiche. Abbiamo fatto recentemente un incontro con Anis, dove era presente l’attuale direttore Abs, un confronto nei luoghi e modi opportuni. Per avere confronto serve legittimazione reciproca. A questo punto mi pare ipocrita dire ‘siamo per il confronto’ contestando l’interlocutore. Non ci siamo. Poi si dice che oggi dovevamo discutere, a detta di queste persone, del commissariamento di Asset, argomenti riservati, in capo a Bcsm. Le premesse sono difficili. Si liquida poi questa commissione come provocazione. Non c’è dignità di opinione diverse, questo dispiace. Continua l’opera di delegittimazione che era partita dall’estate scorsa. Se si vuole rimanere su queste posizioni ci stiamo raccontando storielle, il confronto non interessa affatto e gli interessi sono altri. E non c’è ritorno politico per nessuno nel portare all’estremo situazioni di questo tipo.

Enrico Carattoni, Ssd

Pensavo questa commissione fosse convocata per decidere e deliberare, invece si è trasformata in un comma in cui si parla di tutto e di più. Questa non è una convocazione che arriva da maggioranza e dal governo ma da tutti i membri di opposizione per richiedere l’audizione ad Abs. Anche io sono stupito per la mancata presenza di due commissari dell’opposizione. L’operato del presidente è stato corretto, non è la mia una difesa d’ufficio. Non è poi vero che la maggioranza non ha mai incontrato Abs. Ma in Aula non è mai stata fatta una convocazione a soggetti privati, per natura stessa della commissione parlamentare che ha il compito di audire soggetti istituzionali. Anche durante la riforma fiscale della precedente legislatura, quando ci fu scontro in piazza, in quella occasione nessuno chiese per esempio un incontro con i sindacati o le associazioni di categorie che avevano forti riserve. Sarebbe stato irrituale. Perché in passato nessuno ha mai convocato Abs?

Condanno infine certi attacchi personali dovuti ad un sentimento di odio nei confronti delle persone, perché si deve gettare discredito e fango, in questo caso al presidente.

Stefano Palmieri, Rf

Ancora non si è digerita la sconfitta elettorale, se non si parte dal riconoscimento reciproco possiamo andare tutti a casa. Siamo legittimati come commissari alla stessa maniera. Altra legittimazione va ai vertici di Bcsm, qui poi ci sono quelli che li hanno nominati e dopo pochi mesi li volevano mandare via. Non ce lo possiamo più permettere come Paese. O pensiamo davvero che ogni tre mesi, chiunque venga qua, in qualsiasi ruolo, possa essere preso a pedate e mandato via?

Abs non è un soggetto istituzionale, oltretutto oggi rappresenta tre banche su sei, non solo la totalità ma neanche la maggioranza di banche. Non ci sono Asset, Cis e Cassa di Risparmio che già da un po’ si è sospesa.

Su Asset: non è la prima banca commissariata, altre sono lo sono state, finite poi oggetto di liquidazione o aggregazione. Le motivazioni contrarie, in precedenza, sono state sostenute da altre parti della politica e ora siete voi a sostenerle, sempre con lo stesso disco rotto, “Bcsm non fa bene il suo lavoro”.. Da parte nostra, massima disponibilità ad un incontro politico e non istituzionale con le associazioni di categoria.

Matteo Ciacci, C10

Non si tratta di non voler incontrare Abs. Abbiamo già incontrato Bossone con Anis, stiamo lavorando politicamente affinché si promuova il dialogo tra categorie e istituzioni. Non nascondiamo che prima di Bossone ci fossero difficoltà con Abs. L’approccio ora pare costruttivo e ci siamo fatti portavoce come maggioranza affinché si possa lavorare con il dialogo, insieme, per trovare soluzioni. Se vogliamo organizzare un incontro politico lo possiamo fare tranquillamente. Capiamo la delicatezza del momento, ma ci pare opportuno che le regole siano rispettate. Da parte nostra c’è la disponibilità a ragionare, se c’è dialogo costruttivo, diversamente è difficile. Neanche a me sono piaciuti attacchi personali al Presidente. Se si riuscisse a ragionare insieme e non con l’obiettivo di screditare e mettere in difficoltà la maggioranza che invece è molto compatta su queste tematiche, daremo risposte alla cittadinanza.

Nicola Selva, Rf

Oggi si chiede che la commissione faccia audizione a un organo privato, quando la legge prevede audizioni con organi istituzionali. Non c’è stato un approccio pragmatico per la risoluzione della situazione delicata del nostro sistema finanziario, il tema è invece l’audizione per un organo che non rappresenta tutte le banche. Inoltre l’associazione che si vuole incontrare, incontra già i politici un giorno sì e un giorno no. Mi chiedo perché un’ associazione, che non rappresenta tutti e che già si incontra altrove, la si vuole incontrare qui. Se ci sono invece i termini per un confronto serio, tirando giù le barricate- e questo è l’intento del presidente- con un’approccio costruttivo, sono pronto a incontrare tutti. Ma l’intento è altro, quello di creare tensioni e sfiducia. Capisco che questo è il lavoro dell’opposizione, ma di fronte problemi urgenti e delicati un approccio diverso ritengo sia doveroso. 

Repliche

Francesco Mussoni, Pdcs

Vorrei la commissione si esprimesse sull’audizione con Abs. Poi una precisazione: qui è onere della maggioranza presentare un progetto, se non c’è idea di questo difficile ci possa essere collaborazione costruttiva. Anche ieri, Reuters riferisce che una ‘fonte anomima’ comunica dei 150 mln di euro ricercati da Bcsm. Se notizia andava data, lo si faceva attraverso una comunicazione istituzionale. Qualcosa non funziona. Se ci dite ‘iniziamo a lavorare’, dateci dei progetti.

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Chiedo, per non rendere questa adunanza l’ennesimo parlatoio, di mettere ai voti la scelta dell’udienza della Commissione Finanze con Abs. A quel punto i cittadini si renderanno conto chi vuole compiere il percorso di trasparenza e chi invece non vuole confronto. In più, Palmieri ha annunciato in Commissione finanze che Carisp avrebbe deciso di uscire da Abs, come se fosse qualcosa di pubblico. Io non lo sapevo. In più ha anche detto che i vertici di Bcsm li abbiamo scelti noi, ed è vero. Ero segretario di Stato e abbiamo partecipato alle audizioni. Ma i 3 ‘primi arrivati’ non sono nessuna delle figure che guidano oggi Bcsm. Dopo una decina di giorni i soggetti che avevano accettato già l’incarico non si sono più resi disponibili. Chi allora ha inquinato un bando pubblico?Una commissione seria dovrebbe aprire indagini serie. State recitando una commedia che qualcun altrovi ha raccontato. Arriva ora la notizia sul sito di Bcsm che ha prorogato altri 30 giorni di blocco dei pagamenti ad Asset. Cambiate opinione e metodo ogni 3 ore. E’ imbarazzante.

Iro Belluzzi, Psd

Chiedo anche io venga votata la possibilità di confronto con Abs. Il confronto deve ripartire solo nel momento in cui siete in grado di proporci il piano di intervento e rilancio del sistema finanziario.

Roberto Giorgetti, Rf

E’ omproprio collocare l’audizione con soggetti che non sono istituzionali ma di natura privata, trovo incomprensibile poi, se la volontà è quella del confronto, non si possa fare in altre occasioni. Questioni di merito: dalla lettera dei due commissari emerge una caratterizzazione precisa di questa commissione, pongono il tema del commissariamento Asset e di mettere sullo stesso piano banche e autorità di controllo. Qui si vuole alimentare un processo mediatico e di scontro, non confronto. Di qui la nostra posizione contraria perché mancano le premesse per un confronto sereno.

Alessandro Mancini, Ps

Questa commissione si può esprimere sull’audizione di Abs? Se si, assieme costruiamo l’Odg.

 Stefano Palmieri, Rf

Per Tavolo politico ci siamo, per un’audizione in commissione no.

Tony Margiotta, Ssd

Rassicuro Mancini, non sono il segretario particolare di nessuno, cerco di fare il presidente di questa commissione in modo egregio, a volte va meglio, altre sono meno performante, ma cerco di portare avanti le istanze di maggioranza e opposizione in maniera equa e produttiva, come ho fatto questa volta. Spiace che i commissari che hanno richiesto la commissione non ci siano. Da parte mia c’è volontà di garantire il regolamento delle commissioni. Metteremo in votazione, come richiesto, la richiesta dei commissari di minoranza.

San Marino, 7 Giugno 2017/01

 

 

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