Rimini. Antonio Prete e Carlo Rovelli: ‘Natura e desiderio di infinito’ la lezione di Leopardi

Rimini. Antonio Prete e Carlo Rovelli: ‘Natura e desiderio di infinito’ la lezione di Leopardi

RIMINI Grande evento, realizzato con il contributo di SGR per la Cultura, lunedì 10 luglio 2017, alle ore 21.15  alla  Corte degli Agostiniani  a Rimini: dialogo con  Antonio Prete e Carlo Rovelli: ‘Natura e Desiderio di Infinito, la lezione di Giacomo Leopardi.

Comunicato stampa

Grande evento quello atteso per lunedì 10 luglio (ore 21.15), alla Corte degli Agostiniani di Rimini (via Cairoli). Il letterato Antonio Prete, uno dei massimi esperti internazionali di Giacomo Leopardi, e il fisico di fama mondiale Carlo Rovelli, ci introdurranno al pensiero del poeta e filosofo di Recanati, di cui ricorre quest’anno il 180° anniversario della morte (14 giugno 1837).

Lo scienziato e il letterato ci condurranno alla scoperta di un poeta e pensatore rivoluzionario, fra i maggiori dell’Occidente moderno, che ha cercato, con la sua poesia e le sue riflessioni, “le grandi leggi che regolano la realtà a fronte della sua stessa imponderabilità, i tratti costitutivi della natura umana”, attraverso un dialogo costante con la scienza. Ha descritto la natura come un enigma, sorgente di vita e di morte, che comprende il bene ed il male, che ha a che fare col destino, col caso, con la necessità.

Guardare il cielo, parlare agli astri, alle ‘vaghe stelle dell’orsa’, intrattenersi con la luna resterà per sempre la cifra del suo canto”, ci spiegherà Carlo Rovelli, che ha scelto di far precedere il suo intervento dalla lettura del Canto notturno di un pastore errante dell’Asia. Un’interrogazione di senso che ci mostra un Leopardi attento a tutto ciò che esiste, dagli animali alle piante, fino ai pianeti e alla luna, che non cessa di desiderare di cogliere “l’infinito possibile della vita, e per questo alza lo sguardo oltre ogni siepe”.

La poesia di Leopardi è sempre interrogazione, e costante è il suo dialogo con il pensiero. Ne parlerà Antonio Prete, a cui va il merito della definitiva codificazione dell’unità di pensiero poetico e filosofico degli scritti leopardiani. La forza della sua poesia è nella ricerca di sconfiggere o risarcire l’irreversibilità del tempo. “Un confronto fra la finitezza dell’uomo e l’infinito dichiarato insostenibile, e tuttavia messo in scena”. Ciò che solo possiamo dire è l’indefinito, metafora del confine tra visibile e invisibile, laddove l’infinito è la figura dell’assoluta lontananza dell’immaginabile.

L’incontro, aperto a tutta la cittadinanza e ideato dalla Biblioteca Gambalunga, è realizzato in collaborazione e con il contributo di SGR per la Cultura, l’iniziativa con cui Gruppo Società Gas Rimini contribuisce alla crescita socioculturale del territorio in cui opera, e il patrocinio dell’IBC della Regione Emilia-Romagna.
La serata conclude il progetto Conoscere le scienze della “Rimini High School Summer Camp” del Liceo Scientifico A. Einstein di Rimini, che quest’anno si intitola “La luce: fonte di energia, messaggera dell’Universo”.
A condurre l’incontro sarà la giornalista Valeria Cicala; le letture sono di Isadora Angelini, il commento visivo di Maurizio Giuseppucci, con l’accompagnamento musicale del Piccolo Ensemble del Liceo Einstein diretto da Davide Tura. L’immagine dell’evento è di Florian Gerbaud.

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