Stupro 18enne di Cattolica: fermato 29enne nigeriano

Stupro 18enne di Cattolica: fermato 29enne nigeriano

RIMINI. E’ stato fermato ieri pomeriggio venerdì 11 agosto 2017 dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Rimini, e poi portato in carcere, un cittadino nigeriano di 29 anni, in possesso di permesso di soggiorno in quanto richiedente protezione internazionale, responsabile di lesioni personali e violenza sessuale commessa in data 2 agosto 2017 presso la stazione ferroviaria di Cattolica nei confronti una giovane ragazza poco più che diciottenne.

Intanto il SAP, Sindacato Autonomo Polizia della Provincia di Rimini, coglie l’occasione per rimarcare le responsabilità di questo episodio.

(…) In merito all’episodio di denuncia di violenza subita da una donna alla Stazione di Cattolica questa O.S. intende puntare il dito sull’ennesimo frutto della politica del Ministero che rinunciando agli aggregati estivi come rinforzo al personale della Sezione Polizia Ferroviaria di Rimini mette in risalto la mancanza numerica di operatori necessari per controllare gli scali ferroviari da Cesenatico a Cattolica e Savignano sul Rubicone per una linea ferroviaria estesa per 60 km. (…) Leggi comunicato SAP

Lo stupro è avvenuto il 2 agosto 2017 a Cattolica, nei bagni della stazione FS

La sera del 4 agosto 2017, la giovane, residente a Pesaro, era giunta presso il pronto soccorso dell’Ospedale di Pesaro in preda a forti dolori addominali. Nel prestarle i primi soccorsi, la ragazza, aveva riferito ai sanitari di essere stata vittima di violenza sessuale consumata nel tardo pomeriggio del 2 agosto precedente a Cattolica all’interno dei bagni pubblici della stazione ferroviaria, ad opera di un connazionale conosciuto casualmente il 31 luglio. Dopo la denuncia, gli uomini della Squadra Mobile hanno iniziato ogni accertamento per identificare l’autore della violenza sessuale.

Le indagini hanno ruotato attorno ad un’utenza telefonica in uso al 29enne

Sussistendo il dubbio che l’autore di quell’infame delitto potesse ritornare presso il supermercato dove lavorava la ragazza e dove era avvenuto il primo incontro, gli agenti hanno iniziato un lungo servizio di osservazione che, intorno alle ore 11.00 circa, ha dato i suoi esiti poiché ha permesso il rintraccio e il controllo del cittadino nigeriano intestatario dell’utenza in uso al violentatore dalla quale la ragazza, approfittando di un momento di distrazione del violentatore poco dopo il fatto, aveva digitato il numero del proprio ragazzo. Costui, sottoposto a perquisizione personale e successivamente locale presso il suo domicilio veniva trovato in possesso di un paio di apparecchi telefonici, ma nessuno dei due con la sim card di quel numero. L’uomo ha però riferito di condividere la propria camera da letto con un altro connazionale e che questi aveva in suo uso proprio l’utenza in questione: gli investigatori, ritenendo che quell’uomo fosse proprio colui che aveva violentato la giovane ragazza, si sono posti sulle sue tracce.

Il fermo dell’uomo presso l’Ufficio Immigrazione in Questura

Invitato dal locale ufficio Immigrazione a presentarsi per regolarizzare la sua posizione in Italia l’uomo si è presentato presso gli Uffici della Questura: gli agenti hanno sottoposto a perquisizione personale, in ottemperanza al decreto suddetto, è stato trovato in possesso di un apparecchio cellulare Nokia con l’utenza in questione.

Vista la perfetta corrispondenza delle caratteristiche fisiche del giovane fornite dalla giovane ragazza riguardo il suo aggressore/violentatore consolidate dal rinvenimento in suo possesso dell’utenza in questione e da ulteriori risconti, gli investigatori hanno provveduto a sottoporre a fermo l’uomo per lesioni personali e violenza sessuale, associandolo presso la locale casa circondariale.

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