San Marino al giro di boa. Stefano Elli su IlSole24Ore. Confuorti e Grais al Meeting, Carisp

San Marino al giro di boa. Stefano Elli su IlSole24Ore. Confuorti e Grais al Meeting, Carisp

SAN MARINO. Stefano Elli di IlSole24Ore:  Sistemi in crisi / San Marino al giro di boa / Rosso record della Cassa di risparmio (-534 milioni) e i revisori non certificano il bilancio 2016

Un’operazione verità o una resa senza condizioni? Il bilancio della Cassa di risparmio di San Marino, licenziato dal Cda la scorsa settimana e in attesa dell’approvazione dei soci, con i suoi 534 milioni di perdite acclarate, (con un deficit patrimoniale di 433 milioni) può esser letto in modo palindromo. Sul Titano (governo in testa) c’è chi vede l’operazione come un punto e accapo. Una sorta di giro di boa necessario (anche se non sufficiente) per la ripartenza rapida di un’economia in gravi difficoltà. D’altra parte c’è chi la inquadra come una capitolazione nei confronti di scalpitanti entità esterne che, iniettando capitali freschi, avrebbero carta bianca per mettere le mani sul sistema, di fatto – questo è il timore – espropriando buona parte della sovranità della micro Repubblica in terra romagnola. Per la verità a San Marino circola un’altra ipotesi (maliziosa): che il malato sia grave, ma lo si dipinga come gravissimo per poter meglio osannare il medico che lo guarirà. (…) 

la partita più importante: quella sulla Cassa di risparmio di San Marino, appunto, e sul suo bilancio in fortissima perdita, tanto che la società di revisione incaricata di certificarlo la Ab&D (Audit business & development) si è rifiutata di esprimere un parere. Motivazione? «L’assenza di adeguati e sufficienti elementi probativi su cui basare il nostro giudizio nonché l’esistenza di molteplici e pervasive incertezze i cui effetti cumulati non sono, allo stato attuale, oggettivamente determinabili». Questo a fronte delle rassicurazioni del Segretario di Stato alle finanze Simone Celli che non ha nascosto intenzioni bellicose nei confronti degli ex amministratori della Cassa e ha dichiarato di essere pronto a mettere mano al portafoglio per ripianare il deficit di una banca controllata al 46,4712% dalla Camera e al 46,3147 dalla Fondazione. Alle incognite si aggiungono i quasi 2 miliardi di non performing loans del sistema, in larga parte ereditati dalla brutta avventura del gruppo Delta. E il dibattito di ieri al Meeting ciellino di Rimini che ha visto la presenza di Francesco Confuorti, patron di Advantage Financial, da alcuni mesi ospite fisso a San Marino, affiancato dal presidente della Banca Centrale di San Marino, l’egiziano Wafik Grais, e da esponenti del Fondo monetario internazionale, è già un’indicazione su quale sia la loro destinazione possibile.

Leggi l’intero articolo di Stefano Elli pubblicato dopo le 22

 

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