SAN MARINO. Abbiamo incontrato in occasione della presentazione del report annuale, il neo Presidente del Techno Science Park, Dr. Sergio Mottola e la Direttrice Elisabetta Epifori, dove hanno approfondito in merito ad alcuni punti fondamentali per lo sviluppo presente e futuro dell’incubatore di start up della Repubblica di San Marino.
Presidente Mottola quali sono le sue idee e le attività che svolgerà da oggi e per il futuro del Techno Science Park?
“La volontà è quella di creare un Ecosistema di Innovazione, con l’innovazione al centro dello sviluppo. Aggiungere dunque all’ecosistema presente degli elementi fondamentali, come Formazione, l’introduzione di nuovi capitali e di aziende leader, il supporto statale e legislativo con la sinergia delle Segreterie dello Stato, la componente Spazio allargata a Brand Internazionali quali iStarter, Techstars, Startupbootcamp e altri operatori locali dedicati a promuovere startups dove le persone si possono riunire e lavorare assieme”.
Come vede il ruolo del TSP all’interno della Repubblica di San Marino? Quali possono essere i vantaggi che possono presentarsi?
“Il concetto deve essere basato come San Marino vista come attore di rilievo nell’ “Open Innovaton”, cercare dunque di applicare il concetto di Silicon Valley anche in questa piccola Repubblica che dista pochi km dal mare. I piccoli Stati come San Marino hanno il grande vantaggio di avere tutti i protagonisti a portata di mano per facilitare collaborazione e comunicazione in maniera efficace per il raggiungimento del bene comune: crescita. Quindi imprenditori, aziende, banche ed enti statali possono lavorare a stretto contatto per sviluppare il futuro su un tema comune tecnologia e innovazione”.
Quali sono le prospettive del Techno Science Park?
“L’obiettivo è un rinnovamento d’immagine con San Marino Innovation al centro dell’ecosistema di innovazione. La mia idea è quella di trasformare l’acronimo “TSP” con un nuovo significato di Tecnologia, Scienze e Persone, che sono le 3 parole chiave che dovranno unirsi per per portare a successo il progetto. Il biglietto da visita dovrà essere dunque San Marino Innovation, di modo da poter trasformare il concetto di Parco Tecnologico in un Istituto per l’innovazione, per collaborare con tutti e quindi creare un pezzo di San Marino da esportare”.
Direttrice Epifori ha illustrato il report annuale riferito al 2016, quali sono i punti positivi e quali sono gli aspetti invece da dover migliorare?
“Sicuramente gli aspetti positivi che più ci soddisfano sono il numero di start up incubate, che ad oggi dopo un anno e mezzo di vita, sono arrivate a 40 aziende, con fatturati in costante crescita. Dalle nostre analisi si evidenzia che fino al dicembre 2016 le 34 aziende start up tecnologiche hanno occupato complessivamente 107 addetti qualificati e hanno prodotto un fatturato aggregato di circa 7 milioni di euro. Si tratta di una dimensione di aziende tecnologiche che hanno in media 1 anno e mezzo di vita e che hanno un fatturato medio di 200.000 €. Nell’ultimo anno sono stati depositati inoltre 11 brevetti. Gli aspetti da approfondire sono quelli legati alla ricerca di nuovi fondi per aiutare a crescere le start up con nuovi investitori”.
Sono state presentate le 9 nuove start up incubate, quali sono i punti in comune e come sono state scelte per operare all’interno del TSP?
“Le nuove start up incubate, come per le altre già presenti, appartengono a svariati settori tecologici, questo ci permette di avere all’interno del Parco delle aziende multisettoriali. I requisiti che ogni nuova azienda deve possedere sono quelli di chiarezza ed innovazione nel business trattato, ogni start up infatti deve sviluppare un business plan con un progetto concreto con una previsione di risultati in 3 anni”.
In prospettiva futura, come vede il Techno Science Park tra qualche anno?
“L’idea è quella di un hub tecnologico internazionale per le imprese da tutto il mondo, per collegare le varie aziende a tutta l’Europa e per attrarre imprese più strutturate e capitalizzate a San Marino”.
