Il Resto del Carlino : La madre di Teresa contro l’Ausl: “Non c’era nemmeno il ricettario” / Punta il dito contro gli errori che portarono alla morte della figlia
RIMINI. «QUELLA maledetta notte non è stato possibile neppure prescrivere gli esami necessari a nostra figlia, in quanto non era presente nemmeno un ricettario. La ricerca di altre responsabilità da parte dell’Azienda sanitaria e dei suoi dirigenti è un atto dovuto non alla nostra sete di giustizia o alla memoria di Teresa, ma a tutte le piccole vite che verranno dopo». Giorgia Palazzo, mamma della bambina di 5 anni uccisa da una peritonite nel luglio scorso a Cattolica, vuole andare fino in fondo. Non basta l’esito della perizia disposta dal procuratore che ha riconosciuto «l’errore» commesso dalla dottoressa del pronto soccorso di Cattolica che visitò la piccola. «Adesso – prosegue la Palazzo – chiediamo che vengano cercate anche eventuali gravissime mancanze organizzative che, unitamente all’errore umano, hanno causato una tragedia perfettamente evitabile. Siamo da sempre sostenitori della qualità che la sanità pubblica riesce a mantenere in Emilia Romagna, e proprio per questo riteniamo un atto doveroso la ricerca di tutte le responsabilità rispetto alle gravissime lacune organizzative ed operative evidenziate dalla tragedia di Teresa, affinché esse non possano ripetersi. Non è pensabile che il pronto soccorso di una località turistica, che vede quadruplicare i propri residenti durante la stagione estiva, sia lasciato pressoché sguarnito sia dal punto di vista dei medici ed infermieri presenti che, ancora più grave, dal punto di vista di strumenti e dotazioni». La bimba era stata portata in pronto soccorso dai genitori con forti dolori addominali e la febbre alta. Il medico l’aveva visitata, e quindi rimandata a casa predisponendo alcune analisi (…)