SAN MARINO. Dal sito di Il Fatto Quotidiano: Scontro treni Andria-Corato, chiusa l’inchiesta: 19 indagati. Coinvolto anche il Conte Enrico Maria Pasquini (ex ambasciatore in Spagna), che ha avuto guai giudiziari anche a San Marino e ne ha altri a Padova per fatti che tirano in ballo San Marino.
I capostazione Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, ma anche i dirigenti di Ferrotramviaria per aver nascosto 20 incidenti sfiorati negli ultimi quattro anni e non aver investito 664mila euro per l’installazione del sistema minimo di sicurezza utile ad evitare che il 12 luglio 2016 i treni che percorrevano la tratta Andria-Corato si scontrassero provocando 23 morti e 50 feriti. (…)
14 sono dipendenti, dirigenti e amministratori dell’azienda che gestisce il trasporto ferroviario Bari-Barletta, tra i quali il conte Enrico Maria Pasquini, sua sorella Gloria Pasquini, il direttore generale Massimo Nitti e il direttore di esercizio Michele Ronchi. (…)
Ferrotramviaria avrebbe risparmiato oltre 650mila euro non istallando il blocco conta assi, un sistema di sicurezza in grado di ridurre quasi a zero i rischi di un incidente come quello che coinvolse i due treni. Di quel mancato investimento aveva parlato Ilfattoquotidiano.it nei giorni successivi alla tragedia. Nel frattempo, tra l’altro, la concessionaria nel corso del 2016 ha avuto 4.7 milioni di utili e ne ha distribuiti 2.5 agli azionisti. Avrebbero insomma “attuato una strategia aziendale finalizzata ad accrescere gli utili” ma “non la sicurezza della circolazione”. Enrico Maria e Gloria Pasquini, Nitti e Ronchi – sempre stando alla ricostruzione dei pm – non avrebbero prevenuto l’incidente, ignorando le direttive sulla sicurezza del lavoro e avrebbero nascosto alla Digifema, la Direzione generale del ministero per le investigazioni ferroviarie e marittime, una catena di incidenti sfiorati (20, secondo l’ipotesi) tra il 2012 e il 2016. (…)