San Marino. Consiglio Grande e Generale, seduta della mattina

San Marino. Consiglio Grande e Generale, seduta della mattina

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE 11- 20 DICEMBRE

 

-MARTEDI’ 19 DICEMBRE – Seduta della mattina

 Sulla sicurezza della superstrada e sulla sostenibilità del futuro campus scolastico c’è apertura da parte di governo e maggioranza su alcune proposte della minoranza. Sono infatti recepiti nella seduta consiliare di questa mattina due emendamenti presentati dal Psd e da Rete-Mdsi relativi alle infrastrutture ritenute prioritarie per il 2018. Ma sono gli unici punti su cui l’intesa in Aula è trasversale. Niente da fare infatti per Pdcs e Ps e per gli emendamenti successivi dei gruppi di minoranza in tema di finanziamento ai partiti, sulle Giunte di Castello e sui provvedimenti per la gestione di liquidità.

Nella seduta consiliare di questa mattina riprende l’esame dell’articolato del Bilancio Previsionale 2018. Si riparte dal dibattito avviato ieri notte sull’articolo 12, “Programmi lavori Aaslp e investimenti Legge di spesa 11 maggio 2015 n. 67”, dedicato alle infrastrutture individuate come prioritarie da realizzare nel Paese. L’articolo prevede infatti che “all’interno del piano pluriennale degli investimenti” siano individuate “come opere prioritarie da avviare nel 2018” il Parcheggio di Borgo Maggiore; il Campus Scolastico di Fonte dell’Ovo; l’Ospedale di Stato; il Polo Servizi di Valdragone e l’Archivio di Stato di Cà Martino.             Su questo articolo, considerato tra i più importanti del provvedimento, si sviluppa un articolato dibattito, con la presentazione di 4 emendamenti da parte dell’opposizione, due dei quali- presentati da Dim e Psd- sono recepiti infine in un emendamento condiviso con il governo. Respinti invece l’emendamento del Pdce e quello del Ps. Nel dettaglio gli emendamenti bocciati: quello del Pdcs modifica l’elenco delle opere ritenute prioritarie, scorporando il progetto dell’archivio di Stato e del centro servizi di Valdragone, aggiungendo invece il Polo Museale Tadao Ando, la ristruttuazione del cinema Turismo e la riqualificazione dei parcheggi 6 e 7, tutte proposte già individuate nella legislatura precedente per il rilancio del centro storico di Città. L’emendamento del Ps rinvia la definizione delle opere prioritarie a una relazione dettagliata da sottoporre all’esame del Consiglio grande e generale entro marzo prossimo. Di fatto, viene respinta anche la seconda parte dell’emendamento di Dim che chiede di cancellare dall’elenco delle opere definite dal governo l’ospedale di Stato. Viene invece recepita nel nuovo articolo presentato dall’esecutivo la seconda parte dell’emendamento di Rete-Mdsi che indica dei parametri per la progettazione del Campus scolastico relativi “all’economicità e velocità sulla realizzazione e alla riduzione dei consumi per la sua gestione”. Interamente inserito nell’emendamento concordato con il governo  l’emendamento del Psd che aggiunge, alle opere prioritarie indicate per il 2018, un  “Piano di intervento della messa in sicurezza della superstrada e della viabilità del territorio sammarinese”.             All’articolo 13, “Finanziamento dei Partiti e Movimenti Politici”, dove il governo indica una riduzione del finanziamento del 10%, il Psd propone un emendamento per aumentare la percentuale del taglio al 15% che viene respinto. Così come respinto è l’emendamento successivo, il 13 bis, presentato dal Pdcs, volto a rivedere l’attribuzione della parte proporzionale del contributo pubblico ai partiti in caso di ballottaggio. Lo spiega Gian Carlo Venturini: “Con questo articolo aggiuntivo si va a modificare la disciplina della ripartizione considerando non solo il primo turno, è una risposta di equità”. Nel dettaglio si propone che il 75% del contributo complessivo sia suddivisom non più sulla base delle risultanze elettorali del secondo turno, come ora, ma che per metà sia calcolato sulla base del primo turno e il restante 50% sulla base del risultato del secondo turno. “Credo sia corretto e giusto che le regole del gioco siano valide sia nel caso che si sia all’opposizione e sia quando si è in maggioranza- spiega il segretario del Pdcs- è una soluzione equa che tiene conto di tutte e due le tornate in caso di ballottaggio e dà allo stesso tempo  risposte alle risultanze delle due tornate”. La posizione della maggioranza viene sintetizzato da Jader Tosi, C10: “Crediamo in questo momento la politica debba dare esempio di maturità e cercare un ambito di discussione apposita per discutere di nuovo le regole del gioco, ivi compreso il finanziamento ai partiti, che deve essere più adeguato rispetto al momento che stiamo vivendo”. L’emendamento viene quindi respinto. Si passa all’Art.14 “Disposizioni relative ai fondi 

destinati al funzionamento delle Giunte di Castello”, dove il Partito socialista presenta un emendamento per alzare da 70 a 100 mila euro il contributo dell’Aass “per la realizzazione di impianti di pubblica illuminazione nei Castelli utilizzando metodi di risparmio e basso consumo”. L’emendamento viene respinto.

All’articolo 15 “Acquisizione di mezzi finanziari e provvedimenti di gestione della liquidità”,  sono respinti entrambi gli emendamenti presentati dall’opposizione, da Dim e dal Ps. La proposta di Democrazia in movimento fa in modo che “eventuali finanziamenti ‘debbano’ essere attivati con istituti finanziari sammarinesi o con l’Aass- spiega Roberto Ciavatta di Rete- in questa fase c’è un grave problema liquidità del Paese, su cui il governo ha grosse responsabilità, è auspicabile linfa alle nostre banche”. L’emendamento del Ps, presentato da Alessandro Mancini chiede che la “disposizione per accendere un mutuo per il finanziamento del Piano pluriennale degli investimenti sia condiviso non solo da governo e maggioranza”, ma che tale autorizzazione “sia legittimata dal Consiglio grande e generale con votazione dei due terzi dell’Aula”. Il Segretario di Stato Simone Celli esprime orientamento contrario per entrambi: l’emendamento di Dim è “comprensibile, ma non accoglibile”. Infatti “anche se riconosciamo che sarebbe auspicabile- continua- affrontare questo tipo di esigenze solo con risorse interne, per legge già escludere altre opzioni non ci pare possibile”. No anche alla proposta del Partito socialista:  “I titoli del debito pubblico di 10 mln di euro passano già alla ratifica del Consiglio in quanto fatti attraverso decreto- motiva- inoltre vincolare questo strumento al voto della maggioranza qualificata non lo riteniamo opportuno”. La seduta si interrompe e l’esame degli articoli successivi riprenderà questa sera alle 20.30. Per le 20 è previsto l’ufficio di Presidenza per definire eventuali prolungamenti dei lavori consiliari e consentire la conclusione dell’esame del Bilancio.

Di seguito un estratto degli interventi odierni.

Comma 11.b) Progetto di legge “Bilanci di previsione dello Stato e degli Enti Pubblici per l’Esercizio Finanziario 2018 e Bilanci Pluriennali 2018/2020

Dibattito sull’articolo 12/Emendamenti Psd e Dim recepiti attraverso emendamento condiviso dal governo. Emendamenti Pdcs e Ps respinti. Articolo 12 approvato a maggioranza con voto palese. Pasquale Valentini, Pdcs Si va avanti mesi e anni per valutare diverse ipotesi delle infrastrutture prioritarie. Adesso il governo dice che c’è bisogno di un nuovo ospedale, mentre fino l’anno scorso abbiamo lavorato e investito per nuove sale operatorie. L’ipotesi di un nuovo ospedale ha spessore dal punto investimento enorme. Non si può arrivare a ipotesi di questo genere così, servirebbe piuttosto una relazione approfondita del perché si ritiene prioritario un nuovo ospedale che vuole dire che abbiamo sbagliato a investire su quello che c’è. Come si fa a considerarlo una priorità senza che ci sia una valutazione complessiva, per esempio, anche sulla parte ancora in stato rustico e inutilizzata da anni. Buttarlo come priorità è quasi mancanza di rispetto.

Davide Forcellini, Rete Questo articolo rappresenta un aspetto fondamentale per la vita del Paese, è il metodo che deve essere cambiato, non può essere una scelta calata dall’alto, i sacrifici richiesti dalla cittadinanza devono essere spiegati e condivisi. Come Dim vediamo prioritario il polo scolastico, per una volta rileviamo una certa condivisione, ma riteniamo che invece di disperdere risorse su un intervento dispendioso come l’ospedale, almeno per il 2018 dovremo impegnare il Paese nella priorità della scuola. Serve poi una ricognizione su tutto l’edificato esistente, ovviamente partendo da strutture come scuole e ospedale. Dal punto della rilevanza sismica, serve una ricognizione sugli interventi prioritari. No a interventi a spot quindi, ma sì a interventi di sistema. Per la questione della messa in sicurezza della superstrada, mio plauso all’emendamento del Psd.

Teodoro Lonfernini, Pdcs Si è disarmati a parlare di un nuovo polo sportivo funzionale e del nuovo ospedale di Stato quando abbiamo un paese da ricostruire. Avete visto in che condizioni è il cinema turismo e la scuola di musica, gli ingressi del Paese, come quello di Acquaviva? In che condivizioni sono gli accessi del centro storico? Pensate che ci siano soldi per un centro funzionale e un ospedale anche se non riusciamo a trovare la quadra per il bilancio? Se non facciamo programmazione territoriale adesso, quando la facciamo? Tutto il resto è fuffa.

Jader Tosi, C10 Purtroppo Lonfernini ha ragione, il degrado è sotto gli occhi di tutti, a partire dal centro storico. Ma non è con l’avvento di questo 2017 a far sì che il degrado abbia preso piede, ma sia stata l’incuria di tanti anni. Sarebbe tropo facile dire ‘la responsabilità è vostra’, è di tutto il Paese. Ma un appunto lo voglio fare: dobbiamo avere la responsabulità di uscire dall’empasse in cui si trova sia San Marino che la politica, dove ci si limita a urli e accuse, ma non si fanno proposte. Mi auguro ci sia qualcosa di costruttivo e si possa ragionare insieme sulle soluzioni.

Augusto Michelotti, Sds Territorio Ho sentito tante amenità in questa discussione, tutti sono esperti urbanisti, ma alla fine la verità è ce si delega a chi è deputato a svolgere certe mansioni. Stiamo facendo infatti il Prg. Quando si fanno le scelte, qualcuno capisce che, se si mette troppa carne al fuoco, non si arriva da nessuna parte, l’urbanistica dà delle priorità, ma bisogna lavorare in ottica di Paese non settorialmente. Dobbiamo mettere mano alla pessima gestione del territorio degli ultimi 20 anni, le responsabilità sono di molti. Questo governo sta lavorando adesso, stiamo intervenendo da qualche mese e ci siamo. E’ stato citato l’ospedale, sappiamo benissimo quanto costa farne uno, mettere in sicurezza significa creare una struttura parallela, un pezzo alla volta, partendo magari dal pronto soccorso e poi nel corso degli anni procedere con altre strutture. Il primo step sarà un pronto soccorsvo efficiente. Metterlo in sicurezza costa di più che farne uno nuovo, ma sulla sicurezza di una struttura ospedaliera non si scherza. E’ stata fatta un’apertura sull’emendamento del Psd e sono d’accordo. Può dare ulteriore impulso al Prg rispetto a un problema importante e urgente. E l’emendamento di Dim, se modificato, si può considerare, perché inserisce elementi da prendere in considerazione, come economicità e tempistiche.

Gian Carlo Venturini, Pdcs E’ avvilente vedere che ogni volta che cambia compagine di governo si deve ricominciare da capo. Oggi c’è un nuovo elenco delle cose da fare. Su alcuni di questi interventi si è già dibattuto nella Finanziaria del 2015, nello scorso anno, con una legge pluriennale di spesa. Se vogliamo fare qualcosa di concreto nel 2018, bisogna andare a guardare progettazioni esecutive già fatte, anche se da un governo diverso, ma che ha individuato infrastrutture necessarie, indipendentemente da chi le ha portate avanti.

Alessandro Mancini, Ps Ci sono progetti ormai decennali e puntualmente, ad ogni bilancio, o perché cambia governo o perché cambia impostazione, si riparte. Non va bene, non si riesce a dare continuità a progetti pronti da tempo, non si può tutte le volte azzerare tutto e ripartire. E’ vero Segretario che si sta facendo il Prg, ma le ricordo che in Aula non ne abbiamo ancora mai dibattutto. Partire significa non abbandonare quello che di buono è stato fatto in questi anni, e una parte dell’attuale maggioranza ricordo che li ha votati quei progetti. Se tutti gli anni ci mettiamo a scrivere un libro dei sogni non risolviamo i problemi.

Iro Belluzzi, Psd Bisognerebbe evitare lo sperpero di risorse nell’elaborazione di progetti poi lasciati nel cassetto, parlo per esempio del polo museale di Tadao Ando. Sembra assurdo che dopo una lunga progettazione- che ha interessato un partito ancora in maggioranza- sia stato abbandonato. Sono risorse che sono state sperperate. In questo elenco il cinema Turismo non è tra le priorità, lo sono l’ospedale e il pronto soccorso, ritengo l’adeguamento antisismico una strada percorribile.

Alessandro Cardelli, Pdcs Non abbiamo i soldi neache per piangere e ci dite che volete fare un nuovo ospedale? E non abbiamo un progetto, non sappiamo quanto può costare. Magari fossimo nella condizione di costruire un nuovo ospedale. E dove è finita la monorotaia? Appena insediato, questo governo l’aveva annunciata in pompa magna. E ancora: in una serata pubblica ci è stato detto pure che il progetto già pronto per il parcheggio di Borgo non piace a questo governo e lo vuole rifare da capo, così nel 2018 non vedremo neanche quello. Le infrastrutture che servono sono quelle turistiche, nel centro storico  non c’è nulla: polo museale, parcheggio 6-7….ma se continuiamo con il libro dei sogni, i sogni non si realizzeranno mai.

Elena Tonnini, Rete Inutile ragionare su 5-6 priorità che solo a livello di progettazione hanno un costo. Meglio dare priorità a un progetto, il polo scolastico, e di lì partire. Spendiamo lì in termini di progettazione, di qui il nostro emedamento. Serve un approccio diverso, altrimenti cosa succede? Che ad ogni governo cambiano i progetti.

Marco Gatti, Pdcs Tosi ha detto che non arrivano proposte. Di certo emerge che a questo governo non interessa riqualificare il centro storico. Ricordo invece il progetto “San Marino Capitale”, una serie di progetti collegati tra loro, alcuni già arrivati, mentre su altri sono stati fatti progetti di fattibilità. I nostri emendamenti puntano a fare quelle opere per investire nel centro storico: spazi espositivi, parcheggi, riqualificazione dell’area, questo vuole dire avere un progetto complessivo. Ma ogni volta che cambia governo, cambiano gli obiettivi.

Matteo Ciacci, C10 Abbiamo guardato dentro ai famosi cassetti e abbiamo visto che alcuni progetti potevano partire. E’ vero, negli ultimi anni sono stati fatti tanti progetti sulla carta, bellissimi allegati Zeta, ma sulla carta e con le chiacchiere. Cosa si fa adesso? Si dà attuazione ai piccoli progetti già partiti. Altro approccio: evitare quanto fatto nel passato, il famoso allegato Zeta dove si è messo dentro tutto.Abbiamo fatto sì che la segreteria al Territorio avesse la delega affiancata a quella del turismo, proprio perché si ragioni di turismo con la programmazione territoriale. Non abbiamo buttato via quanto fatto in passato, ma abbiamo proseguito il lavoro sul Prg che sta portando avanti  lo studio Boeri.

Giuseppe Maria Morganti, Ssd Non vogliamo limitarci a dare una indicazione, ma vogliamo arrivare all’idea di sviluppo: è il termine su cui dirigerci. Per questo risulta difficile discriminare un intervento solo perchè è già stato fatto il progetto, bisognerà piuttosto porsi l’obiettivo di capire quale futuro vogliamo. Tanti, è vero, sono gli interventi da privilegiare, ma ci si deve focalizzare su quegli elementi che possono tradurre anche le politiche che il nostro Stato intende fare. Mi preoccupao alcuni emendamenti presentati che eliminano la possibilità di intervento su settori prioritari del futuro prossimo, quali il campus scolastico e l’archivio di Stato. Infatti anche gli interventi sul’archivio di Stato, che sono anche piccolo da un punto di vista economico, hanno una valenza strategica importantissima. Altra direttrice è  il campus scolastico, scelta fondamentale per la Repubblica. Ben vengano gli emendamenti di Dim e Psd.

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs Per specificare che, rispetto al nostro emendamento, non si è mai pensato di eliminare il polo scolastico a Fonte dell’Ovo che consentirebbe di liberare importanti spazi in centro storico.  Importante è invece dare gambe ai progetti e non lasciarli su carta, di qui l’idea che un ospedale non sia un’opera realizzabile in tempistiche di medio termine.

Marco Podeschi, Sds all’Istruzione e allo Sport Ho sentito parlare di impianti sportivi: volevamo fare un maracanà ad acuaviva? Vogliamo parlare del fungo di ferro alla Sottomontana, senza spogliatoi? Chi li ha fatti? C’è poi chi dice che siamo noi a voler fare favori ai professionisti… Il polo scolastico è un intervento che va fatto, ma qualcuno ne parla come cose che si realizzao in mezz’ora, qui servono anni. Apprezzo l’emendamento di Dim perché esprime il concetto di sostenibilità per le opere che faremo. Negli anni è stato fatto poco o niente di opere in questi termini, uno su tutte il Multieventi, costruito fuori contesto.

Nicola Selva, Rf Resto allibito a sentire che non ci sono progetti per il centro storico, quando c’erano i soldi non si è fatto nulla. Perdonateci se tra i progetti prioritari abbiamo inserito polo scolastico e nuovo ospedale. Il Polo museale e un centro espositivo rientrano in un piano più generale, illustrato dalla stesura del progetto Boeri e nel nuovo Prg.

Denise Bronzetti, Ps Fa sorridere quanto ascoltato, se tutto si deve ricondurre a cosa è stato fatto o no, sulle responsabilità del passato, c’è da mettersi le mani nei capelli. I ¾ dell’attuale maggioranza, eccetto C10, sono al governo da 

almeno un decennio. Possiamo anche lasciare le accuse sul non fatto, fa sorridere. Un ragionamento un po’ più corretto sarebbe invece capire come mai in questo Paese i progetti siano miseramente falliti, nonostante attuati su costi e sulle progettualità. Lei Segretario Podeschi ha citato le scuole del nord Italia, si è chiesto se i costi sono triplicati nel corso della loro realizazione, come succede a San Marino? Come mai i costi poi triplicano dentro i nostri confini, rispetto le spese preventivate dagli appalti?

Angelo della Valle, Ssd Io al governo sono da un anno a questa parte, mai stato prima, non ero neanche consigliere. Siamo partiti da un anno e abbiamo dei progetti in corso, abbiamo un percorso per il rinnovamento dle Paese. Le struture obsolete vanno rinnovate, abbiamo l’architetto Boeri che sta facendo un progetto che darà nuove meraviglie e progetti che avranno buon fine, ma non mi si venga a criticare continuamente tutto.  Si fa bla-bla per perdere tempo perché ci vogliono tre ore per dicutere ogni articolo di questa Finanziaria. Noi andiamo avanti per la nostra strada perché al nostro progetto ci crediamo e ci crederà anche il Paese.

Stefano Canti, Pdcs Noi come Pdcs abbiamo presentato un emendamento a questo articolo che riteniamo importante. E’ un unico articolo che può generare sviluppo all’economia del Paese, ma abbiamo presentato emendamento perchè con le opere indicate dal governo in verità non vediamo sviluppo. Dal Segretario Celli ci è stato detto che il nostro emendamento rappresenta un libro dei sogni: invece noi diciamo le opere e come vogliamo finanziarle, non è un libro dei sogni. Dal Segretario Michelotti mi sarei aspettato disponibilità a valutare questi progetti negli incontri previsti. Sull’emendamento del Psd per gli interventi di messa in sicurezza della superstrada: già da 2011 nel Bilancio Aass è stato aperto un capitolo di spesa di 150 mila euro per questo, oggi siamo nel 2017 e di quei 150 ce ne sono altri 140 mila. Il problema è usarlo il finanziamento, se non si fanno le opere il problema è solo politico.

Dalibor Riccardi, Psd La collega Bronzetti ha criticato, ma credo abbia detto cose che meritano una riflessione, soprattutto quando ha detto che quando realizziamo opere al nostro interno i costi si triplicano. Non posso però sentire i discorsi- da ambo le parti- di chi è già stato al governo, il mio collega Belluzzi l’ho sentito e non ha fatto interventi di questo tipo. Bisogna smettere di dare le colpe, se no, non si arriva mai al punto di svolta. Con il nostro emendamento abbiamo cercato di dare un ulteriore spunto all’articolo e sono contento che, da parte del governo, ci sia orientamento positivo. E’ vero, come dice Canti, che c’è da 5 anni un fondo aperto e bisogna dargli seguito per ridurre le morti sulle nostre strade. E’ un intervento che poteva essere fatto anche prima, ma inutile criticare quello che c’è stato in precedenza, oggi ci siete voi e prendetevi le responsabilità.

Matteo Zeppa, Rete Qui ‘si mena il can per l’aia’ su tante intenzioni, dimenticandosi che dietro a opere faraoniche infrastrutturali- non solo sammarinesi- c’è un mondo dietro: tangenti, riciclo di denaro sporco… Piuttosto serve realismo politico: fa specie parlare di investimenti e infrastrutture dopo quello sentito ieri, dopo la fuga di notizie su Cassa di Risparmio. Ospedale sì-no, parcheggo sì-no: non sono, è vero, un libro dei sogni, si possono fare, ma serve realismo e non una spartizione di quello che serve e fa comodo a questa o quella parte politica. Le bandierine ci sono eccome. Non si riesce a fare sistema. Dopo le notizie di ieri, abbiamo gli anticorpi per portare avanti certi temi? Il nostro emendamento non boccia le proposte, ma chiede realismo politico.

Tony Margiotta, Ssd Ci troviamo la lista della spesa fatta da molti colleghi di opposizione che fino a qualche mese fa avevano le redini del Paese. Io son qui dal 2012 e ogni anno veniva fatta la lista della spesa con una serie di interventi senza mai che siano stati attuati. Questa cosa fa sorridere. Alcuni interventi sono stati imbarazzanti. Oggi dobbiamo intervenire attraverso quei finanziamenti già predisposti. Poi la speculazione…Se qualcuno sa qualcosa chiedo di denunciare. L’obiettivo deve essere comune, del paese, basta chiacchiere, ma fatti.

Gian Carlo Capicchioni, Psd Mi viene da dire ‘dal libro dei sogni, secondo Adesso.sm’. Certo, inutile dire ‘la colpa è tua’, la colpa è di tutti. Sappiamo benissimo perché le opere costano di più dentro i nostri confini. Speriamo si vada a processo, il Centro uffici è un esempio eclatante di quanto successo in questi anni a San Marino, lo Stato che va a fare un investimento importantissimo su proprietà private. Eppure non aveva alcun bisogno di farsi un centro uffici, ma c’era necessità di favorire qualche imprenditore e di mettersi in tasca qualche tangente, questo era. Dobbiamo fare un punto zero su queste cose e ripartire. Condivido, basta chiacchiere, ma fatti. Le opere sono individuate, allora partiamo. Noi abbiamo indicato anche opera indispensabile quella che riguarda la sicurezza stradale e credo questa possa coesistere con il parcheggio di Borgo Maggiore che avete  messo come primo in elenco. Allora partiamo. 

Simone Celli, Sds Finanze

Ho sentito anche considerazioni interessanti, le osservazioni anche dai banchi opposizione sono legittime. Su alcune questioni pongo attenzione in modo particolare. E’ simpatico ascoltare, da chi ha irpetutamente ricoperto ruoli di governo, certe considerazioni, bisognerebbe avere il realismo e la consapevolezza che in passato sul tema delle opere infrastrutturali c’è stata indiscutibilmente una gestione approssimativa. Si parlava dell’eredità positiva sui 30 mln di debito pubblico per le opere infrasturali: nel 2016 i 10 mln di debito pubblico sono stati utilizzati non per opere infrastrutturali, ma per liquidità corrente. Ecco perchè nel 2017 non si sono utilizzati quei 10 mln di euro, perché poi sarebbero stati usati per la liquidità corrente. Nel 2017, con realismo, abbiamo deciso di non emettere i bond legati alla legge di spesa, perché  sarebbero stati usati per finanziarie liquidità corrente. Nel 2018 invece, grazie al quadro di finanza pubblica delineato da questo bilancio, riteniamo di poterli reintrodurre. Sul parcheggio di Borgo: il governo vuole ripartire da un nuovo progetto, perché negli ultimi 10 anni si sono susseguiti 7-8 progetti, forse perché o erano difficilmente sostenibili nel territorio e inadeguati. Abbiamo fatto la valutazione che il progetto dell’ufficio progettazione presenta caratteristiche non soddisfacenti e la Segreteria vuole rimetterci mano. Se sarà un libro dei sogni lo vedremo nel 2018.

Le repliche dei proponenti degli emendamenti

Stefano canti, Pdcs Le proposte fatte come Pdcs tengono conto di un lavoro portato avanti nel 2015 con la legge di spesa, creata per il finanziamento di opere, per dare attuazione al progetto Paese. Siamo dispiaciuti che il progetto paese non possa partire e speriamo che nello studio del Prg si voglia davvero cercare un confronto per costuire un progetto Paese e di lì ripartire con il finanziamento a disposizione, per rilanciare l’economia e dare possibilità al comparto edile di tornare protagonista.

Dalibor Riccardi, Psd Accolgo in modo positivo anche io il fatto che il governo ha preso in modo positivo il nostro emendamento. Mi auguro anche per prossimi si possa aprire un confronto per dare un contributo a questa legge finanziaria.

Roberto Ciavatta, Rete Vista la disponibilità manifestata da Celli sulla seconda parte del nostro emendamento, dove abbiamo aggiunto un principio, chiederei di comprendere se questo tipo di inserimento lo farà nell’emendamento del governo, se ci sarà una forma di accettazione di questo principio, perché noi vorremmo lasciare a votazione anche la parte iniziale, dove indichiamo la cancellazione del progetto sull’ospedale di Stato. Chiedo come dobbiamo muoverci.

Simone Celli, Sds Finanze Darei lettura dei comma 8-9 modificati in seguito al recepimento dell’emendamento del Psd e al parziale recipimento della proposta di Dim.  

 

Repubblica di San Marino, 19 Dicembre 2017/01

 

 

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