San Marino. Occupati, per la Csu i dati non tornano

San Marino. Occupati, per la Csu i dati non tornano

L’Informazione di San Marino: Per la Csu “i dati sugli occupati non tornano”. Il sole24ore definisce il Titano “competitivo”

 

SAN MARINO. La Centrale Sindacale Unitaria esprime perplessità sulle assunzioni prodotte dalla legge sviluppo. Secondo la Csu “i conti non tornano” perché il numero delle assunzioni va messo in rapporto con quello delle cessazioni dei rapporti di lavoro. Di contro un articolo di Ilaria Vesentini su Il Sole 24ore di ieri definisce “audace” la legge di sviluppo, con incentivi molto interessanti per attrarre investitori.
Così la Csu “Avendo appreso dalla Segreteria di Stato per il Lavoro i risultati positivi in termini di nuove assunzioni che la legge sviluppo avrebbe prodotto in un mese e mezzo dall’entrata in vigore, abbiamo consultato il sito dell’Ufficio di Statistica ed i dati forniti dall’Ufficio del Lavoro per verificare il dettaglio dei nuovi occupati: abbiamo scoperto che la realtà appare purtroppo ben diversa. Infatti, gli occupati nel settore privato risultano diminuiti rispetto al mese di settembre, mentre sono aumentati di circa 100 unità rispetto ad un anno fa. Il numero dei lavoratori dipendenti sammarinesi, residenti e soggiornanti, è invece rimasto costante: il che significa che l’incremento occupazionale è composto unicamente da lavoratori frontalieri, mentre l’obiettivo della legge sviluppo era quello di favorire l’occupazione interna”. Sottolineata l’alta percentuale di assunzioni part-time, il 40%, la Csu prosegue: “In ottobre il numero dei disoccupati è aumentato, sia rispetto allo scorso mese di settembre, sia con riferimento ad un anno prima. Quindi, i conti non tornano, forse perché non basta guardare solamente il numero delle assunzioni, ma occorre metterlo in rapporto anche con quello delle cessazioni dei rapporti di lavoro! Per la certezza dei dati dovremo attendere quelli ufficiali dell’Ufficio di Statistica, ma pare che ci troviamo di fronte ad una clamorosa “fake-news”, più con finalità “propagandistiche” che di corretta e puntuale informazione. (…)

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