L’Informazione di San Marino: Finanziaria: nonostante l’accordo raggiunto in Consiglio per accorciare i tempi e arrivare rapidamente al voto, tra opposizione e maggioranza restano evidenti le distanze / “Paga sempre il cittadino, nessun taglio agli sprechi nella Pa”. “Ci sono interventi dolorosi, come la patrimoniale, ma equi”
SAN MARINO. Di polemiche e critiche urlate restano solo echi lontani. Da oggi San Marino ha la sua legge Finanziaria approvata dall’Aula con 32 Sì e 21 No. E questo dopo un’intesa, finalmente raggiunta da maggioranza e opposizione, per eliminare molti dei duecento emendamenti presentati; approvarne, in modo condiviso, quelli più importanti e ragionevoli; e giungere, così, di comune accordo al voto nel più breve tempo possibile. Dopo giorni e notti passate in Aula, 70 ore trascorse senza dormire, e fisici e menti stanche e annebbiate dallo stress. Tuttavia senza eliminare o sottacere quelle che sono prese di distanza e vedute opposte sul futuro economico e finanziario del Paese. Attacca Alessandro Mancini, Ps: “Confermiamo il giudizio pesantemente negativo sul bilancio 2018. L’elaborato presentato è del tutto inadeguato alle reali esigenze del Paese che sta vivendo una fase difficile e delicata. Non solo non vengono liberate risorse per la crescita e lo sviluppo, non c’è stato coraggio per liberare la spesa corrente, drammatico è l’aumento della pressione fiscale con la reintroduzione di tasse che i sammarinesi pensavano fossero solo brutti ricordi, come patrimoniale e miminum tax. Il Ps ha presentato 25 emendamenti a bilancio, pochi quelli accettati. Lo scontro si è acceso proprio sulle scelte fiscali: la necessità di reperire risorse a seguito degli errori compiuti sul sistema finanziario, avranno un grosso peso per i prossimi anni. (…)