SAN MARINO. Approfittando della pausa del Consiglio Grande Generale, la coalizione di maggioranza fa il punto al giro di boa della seconda sessione di gennaio. In particolare pone l’attenzione sulla votazione della delibera per autorizzare la vendita di un immobile di proprietà della Ecc.ma Camera ad un privato cittadino, non passata per il mancato raggiungimento di un numero sufficiente di voti a favore. ‘Il Consiglio Grande e Generale – scrive Adesso.sm – è tornato a dare una dimostrazione di cosa significhi sacrificare la serietà dell’Organo Istituzionale più alto del nostro ordinamento sull’altare di miseri calcoli politici messi a punto ed attuati da piccoli uomini’.
La seconda sessione Consigliare di Gennaio è giunta al giro di boa. Dopo i toni alti registrati nel comma comunicazioni sulle vicende legate alla giustizia e alla tutela della libertà di espressione di chi riveste la carica di Consigliere, i lavori si sono concentrati sulle Istanze di Arengo che hanno riportato il dibattito in un alveo sicuramente più costruttivo legato alla normale dialettica politica fra i gruppi consigliari.
Nel comma successivo – che prevedeva la votazione di una delibera per autorizzare la vendita di un immobile di proprietà della Ecc.ma Camera ad un privato cittadino – il Consiglio Grande e Generale (o quantomeno una parte di esso) è tornato a dare una dimostrazione di cosa significhi sacrificare la serietà dell’Organo Istituzionale più alto del nostro ordinamento sull’altare di miseri calcoli politici messi a punto ed attuati da piccoli uomini.
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