San Marino. Buon 8 marzo alle donne … in attesa della rivoluzione. Da “Il Parlante”, in libreria

San Marino. Buon 8 marzo  alle donne … in attesa della rivoluzione. Da “Il Parlante”, in libreria

SAN MARINO. Festa della donna, 8 marzo 2018. 

Da “Il parlante. Il linguaggio dalla comparsa al web Motore del successo degli umani“, di Marino Cecchetti (ISBN: 1220024228) disponibile nelle librerie della Repubblica di San Marino (info: ilparlante@libertas.sm). Il libro è in vendita al prezzo di euro 15, con invio a domicilio.  Per modalità e  condizioni clicca: UNILIBRO  (disponibile anche in lingua inglese).

(Cap.17- ‘Societas’ senza tempio)

La rivoluzione al femminile 

È finita sotto gli effetti della tecnoscienza anche la pietra d’angolo dell’aggregazione degli umani, la famiglia. Protagonista del cambiamento è la donna che, con gli anticoncezionali, può ora tenere separati eros e procreazione.

La donna ha guadagnato l’autonomia decisionale in ambito lavorativo, sociale e anche sessuale. Si è affrancata dagli schemi e dai condizionamenti tradizionali, grazie a un contesto culturale e sociale in cui è andata affermandosi una mentalità liberaleggiante anche nelle relazioni intime. È, ora, in condizione di programmare numero e cadenza delle nascite, la donna. Come può decidere di non avere figli, childfree. E può contare, per allevare i figli, sui servizi sociali, tanto da riuscire a riprendere pressoché subito la vita lavorativa dopo il parto. Per la prima volta, anche da sola – o quasi – è in grado di provvedere a se stessa e ai propri figli. Comunque l’apporto del compagno non è più da considerarsi essenziale.

Proprio l’indispensabilità dell’apporto del maschio alla crescita dei piccoli ha determinato fra gli umani la formazione della famiglia, quando sono scesi dagli alberi. Poiché i pargoli nascono immaturi, a causa della restrizione del canale del parto conseguente al bipedismo, la madre da sola non era in grado di provvedere alle loro necessità. Per questo, onde farsi aiutare nel mantenimento delle sue creature, fu dotata della possibilità di fidelizzare il maschio-padre, rendendosi sempre disponibile alle sue attenzioni. Cioè facendolo sentire, in qualche modo, quel particolare maschio, padre dei suoi figli, un maschio dominante, sia pure con una sola femmina a disposizione. Si era creata, in sostanza, una miniaturizzazione del branco. La famiglia appunto.

Ai giorni nostri, essendo venuta meno l’indispensabilità del maschio nel mantenimento della prole, la fidelizzazione del compagno cessa, per la donna, di essere il primo dei problemi. È sempre più frequente imbattersi in donne-madri in grado di crescere da sole il proprio figlio. È in progressivo aumento il numero delle famiglie con un solo genitore.

La stessa genitorialità si va modificando. Si assiste al ‘tramonto’ della figura tradizionale del padre, un tempo considerato l’architrave della famiglia. Là dove il padre rimane, spesso si maternalizza, mentre la madre si paternalizza. Con ovvio complessivo avanzamento di quest’ultima nel nuovo rapporto relazionale fra uomo e donna che si viene formando. La donna cambia, l’uomo è costretto ad adeguarsi.

C’è chi dà per scontato che la prossima rivoluzione sociale di importanza epocale avrà come protagonista la donna.

Il richiamo biblico alla costola di Adamo da cui la femmina dell’uomo sarebbe stata ‘costruita’, ormai deve intendersi sbagliato alla stregua del ‘fermati o sole’ di Giosuè. “Immagino che un giorno ci sveglieremo e troveremo milioni di donne che marciano in strada e sfidano apertamente il potere: a casa, negli uffici, nelle piazze. Deve succedere prima o poi. E io posso già vederlo”, afferma in tutta sicurezza Micah White.

E c’è da credere a quanto afferma White. Indipendentemente dal verificarsi o meno di una manifestazione, contro il maschio, a una precisa data. Manifestazione che assurgerebbe a emblema nella storia come la presa della Bastiglia.

È dunque in corso una profonda modifica – fino al rovesciamento? – del rapporto uomo-donna, nato sbilanciato col bipedismo. Si intravede una societas ‘ginocentrica’.

 

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