Mario Gradara – Il Resto del Carlino: L’INCHIESTA I RESIDENTI: «E’ PARTITA UNA RACCOLTA DI FIRME PER CHIEDERE PIÙ CONTROLLI NELLA ZONA» / Parco Marecchia, il circolo dei clandestini / Gli spogliatoi del campo da tennis abbandonato trasformati in un rifugio per sbandati
RIMINI. Sei mesi dopo il nostro ultimo ‘tour’ il degrado al Parco Marecchia, con bivacchi e spaccio che tengono lontani i residenti, non è cambiato nulla, nonostante i blitz delle forze dell’ordine e della municipale che più volte hanno identificato e allontanato gli abusivi. Clandestini e pusher popolano il polmone verde cittadino, trasformato in un grande resort a cielo aperto, dall’ex Amir al Ponte di Tiberio. Tre ‘vedette’ ci tengono d’occhio in bicicletta – a debita distanza ma non sufficiente a passare inosservati – per l’intera durata del nostro sopralluogo, un’ora e mezza. Uno dei tre ci saluta: «Buon giorno». Mentre un altro parla al cellulare e chiede: «Chi è quello là senza maglia?» Quando si dice controllo del territorio. «Spacciatori qui nel parco? Può darsi, ma io mi faccio i fatti miei, buona giornata», taglia corto un ragazzo in bicicletta. «Idem con patate – fa eco un amico, anch’egli in bici – non voglio problemi con nessuno». Quelli che erano gli spogliatoi del campo da tennis sono diventati il dormitorio di alcuni sbandati. All’esterno ci sono alcune sedie scalcinate, una scopa, la ciotola per il cane, un materasso. Dall’uscio si vedono giacigli di fortuna, sedie, un tavolino scassato, un fornello, piatti sbeccati e stoviglie, posate sudice, indumenti sdruciti, lattine e bottiglie sul pavimento. Scene di ordinario degrado, nel cuore di Rimini. «Lì ci vanno a dormire, e all’esterno quando non piove li vedi mangiare», spiega un passante. «Non siamo spacciatori, veniamo qui per fare ginnastica con gli attrezzi della palestra all’aperto», si limitano a dirci due giovani (…)