San Marino. Intervista ai fondatori di Funny Gain relatori durante il prossimo “Bitcoin Day”

San Marino. Intervista ai fondatori di Funny Gain relatori durante il prossimo “Bitcoin Day”

SAN MARINO. Abbiamo intervistato i due founder di Funny Gain, Gian Angelo Geminiani e Guido Ricci, che saranno anche due relatori durante il BitcoinDay.

Ci raccontate come avete iniziato ad occuparvi di Blockchain e Criptovalute?

“Siamo programmatori e informatici da oltre 20 anni e ci siamo approcciati al mondo delle cripto tanti anni fa, nel 2009. Già a quei tempi siamo rimasti affascinati dalle potenzialità di blockchain e dai risultati economici di bitcoin. Negli ultimi 14 mesi inoltre ci siamo dedicati assiduamente a questi ambiti, sviluppando specifici software e inserendo blockchain e criptovalute tra le nostre unità di business”.

Parliamo del vostro background lavorativo. Cosa è l’intelligenza artificiale e come può aiutarci?

“L’intelligenza artificiale per noi è lo strumento attraverso il quale semplificare la vita dei nostri clienti. L’obiettivo è far sì che siano le macchine a lavorare per le persone e non il contrario. E’ seguendo questa logica che sviluppiamo gli applicativi in ogni settore in cui operiamo; dalla marketing automation fino all’industry 4.0, passando ovviamente per blockchain e criptovalute. Dietro ad ogni progetto che sviluppiamo infatti c’è il nostro motore di Intelligenza Artificiale che si occupa della gestione e dell’automazione dei processi che amministriamo”.

Quale pensate possa essere il futuro della blockchain?

“Oggi blockchain sta dimostrando di essere ciò che qualche anno fa poteva essere intuito solo dagli esperti di settore più attenti, ossia una disruptive technology! Gli ambiti applicativi sono i più svariati ed ogni settimana sui media si legge di Governi, Istituzioni o imprese che stanno facendo partire progetti basati su questa fantastica tecnologia.

In fondo, l’idea di avere a disposizione una tecnologia che ti fornisce un registro distribuito che memorizza a bassissimo costo tutte le transazioni avvenute, in modo sicuro cronologico ed immutabile è decisamente allettante, non credi anche tu? Di questi giorni la comunicazione del gruppo Carrefour che ha iniziato a tracciare molti dei propri prodotti. Questo permetterà a Carrefour di poter tracciare meglio, in maniera più efficiente ed economica la propria catena di produzione e distribuzione, al consumatore permette una maggiore tracciabilità dei prodotti e dunque più trasparenza.

Blockchain rappresenta per le transazioni ciò che Internet ha rappresentato in questi anni per le informazioni: una vera e propria rivoluzione; un cambio di paradigma.

Non possiamo ancora sapere di quanto, ma di sicuro blockchain cambierà la nostra vita!”

Sappiamo che avete sviluppato anche un software innovativo di “arbitraggio” di Criptovalute. Di cosa si tratta?

“Coinmule, questo è il nome del software di cui parli, è il risultato di mix tra un’attenta analisi di come funziona il mondo delle criptovalute ed un test su come l’intelligenza artificiale possa supportarti nei processi di trading on-line.

Abbiamo semplicemente collegato il nostro motore di intelligenza artificiale a più exchange (piattaforme tecnologiche che ti permettono di acquistare e vendere criptovalute) chiedendogli di monitorare i vari mercati (rapporto tra la singola criptovaluta e lo strumento economico utilizzato per la sua quantificazione es: bitcoin su euro, ethereum su bitcoin, litecoin su ethereum, ecc…)

Alcuni Exchange gestiscono centinaia di criptolavute ed ognuna di esse può essere scambiata con valute a corso legale (euro, dollari) piuttosto che in bitcoin o ethereum.

Il numero di mercati da monitorare è quindi elevatissimo. Il risultato dell’analisi è stato molto interessante: ogni giorno si aprono decine di finestre temporali in cui, in un determinato momento, il rapporto tra l’ ASK e il BID (domanda e offerta) tra differenti mercati su differenti exchange, consente di acquistare quella determinata criptovaluta ad una certa cifra e di poterla poi rivendere immediatamente, guadagnandoci”.

Una domanda più tecnica, cosa sono le “fork” che abbiamo visto dividere le criptovalute (esempio Bitcoin / Bitcoin cash)?

“I fork rappresentano un cambiamento nel codice che determina una nuova versione della blockchain. Si possono sostanzialmente dividere in due categorie: Hard Fork e Soft Fork. I primi danno vita ad una nuova versione del software, che non è più compatibile con la vecchia. Si crea quindi una blockchain differente a cui si accede con un altro programma. Questo, nel caso delle criptovalute, determina la nascita di una nuova moneta.

I soft fork invece sono retrocompatibili, ossia se si esegue una transazione con il “vecchio software” il nuovo software sarà in grado di registrala. Di solito rappresentano implementazioni tecnologiche migliorative”.

Cosa ne pensate del fenomeno delle ICO?

“Le ICO (Initial Coin Offering) sono nate nel 2013 e da allora hanno letteralmente rivoluzionato le modalità con cui finanziare i progetti tecnologici. Purtroppo, essendo quello delle ICO un mercato completamente deregolamentato, in molti ne hanno approfittato architettando vere e proprie truffe ai danni degli investitori. Per capire l’entità del fenomeno, basti pensare che solo nel 2017 si stima siano stati raccolti circa 1,25 miliardi di dollari con tale strumento.

Un inizio di regolamentazione è arrivata dalla SEC (U.S. Security and Exchange Commission) che identificò i DAO Token come “strumenti finanziari” con la conseguente applicazione della “Security Law”. Dopo il 25 luglio 2017 (data della pubblicazione del Report della SEC), molte ICO hanno cercato di modificare la loro proposta enfatizzando l’uso “commerciale” dei Token, così da non rientrare nell’ambito regolamentato dalla Security Law. Nel settembre dello stesso anno, la Banca Popolare Cinese decise di vietare ufficialmente le ICO, considerandole come pericolose per la stabilità economica e finanziaria del paese.

Da quel momento sono iniziate differenti regolamentazioni a livello nazionale, che se da un lato hanno reso più complesso l’ambito di sviluppo di una ICO dall’altro hanno iniziato a tutelare maggiormente gli investitori.

Va comunque sempre considerato che partecipare ad una ICO rappresenta un investimento ad alto rischio e di questo è necessario esserne pienamente consapevoli”.

Ormai i media stanno dando grande risalto alle “altcoin” ed alla blockchain. Pensi abbia influito ad alzare il valore delle criptovalute?

“L’interesse dei media ha sicuramente contribuito a rendere il fenomeno delle criptovalute mainstream e questo ha ovviamente influito sul loro valore. Sappiamo che è il mercato a determinare il valore delle cose, quindi più persone vogliono acquistare bitcoin e più il loro valore logicamente aumenta. Il mercato delle criptovalute però è un mercato ad alto rischio e dovrebbe essere approcciato con la giusta mentalità. In molti si sono improvvisati investitori spinti dall’idea di un facile guadagno ed alle prime flessioni del mercato in molti si sono fatti trascinare dal Panic Selling, rimettendoci parecchi soldi. Sono convinto che per avvicinarsi in modo corretto al mondo delle criptovalute sia necessario acquisire un minimo di competenze, giusto per evitare di commettere i classici errori da principiante. In internet volendo si possono reperire gratuitamente tutte le informazioni di cui c’è bisogno, altrimenti consiglio di frequentare uno dei tantissimi corsi che (gratis o a pagamento) ti accompagnano alla scoperta dei rischi e delle opportunità di questo fantastico fenomeno”.

Nel 2019 pensi che le criptovalute verranno utilizzate per pagare nei negozi e nei supermercati?

“I bitcoin sono già più presenti nel mercato di quanto non si immagini, anche in Italia. A Rovereto ad esempio ci sono circa un centinaio di esercizi commerciali (ristoranti, bar, edicole, ecc…) dove puoi tranquillamente acquistare prodotti anche con i bitcoin. Tra Roma e Milano ce ne sono altrettanti e sono in continua crescita. Sempre a Trento invece, il gruppo GPI sta sviluppando un progetto per l’utilizzo dei bitcoin nella GDO tramite appositi POS. Tutto questo, in altri paesi nel mondo, è già possibile da alcuni anni”.

Perchè partecipare ad un corso intensivo su bitcoin e criptomonete?

“Perché i bitcoin (e le criptovalute in genere) rappresentano una vera opportunità che è un peccato perdere ma allo stesso modo però nascondono rischi e criticità che è importante conoscere per evitare brutte sorprese. In rete si può trovare ogni tipo di informazione gratuitamente, è però necessario dedicarci molto tempo per riuscire ad avere un quadro completo della situazione.

In alternativa, un corso intensivo ti consente in una giornata di conoscere tutto quello che ti serve per avvicinarti in sicurezza a questo mondo”.

Per maggiori informazioni sul BitcoinDay (biglietti scontati fino al 20 marzo) questo è il sito:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-bitcoin-day-rischi-ed-opportunita-delloro-digitale-43472355987

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