San Marino. Mieli: dobbiamo fare nostra la “lezione di San Marino”

San Marino. Mieli: dobbiamo fare nostra la “lezione di San Marino”

Corriere RomagnaMieli: dobbiamo fare nostra la “lezione di San Marino”

SAN MARINO. «Giornalista di chiara fama, noto e apprezzato a livello nazionale e internazionale, storico, saggista, autore di numerose pubblicazioni, già responsabile e firma dei più autorevoli quotidiani italiani, la Repubblica ha l’onore di poter annoverare Paolo Mieli tra i suoi amici più insigni». Con queste parole il segretario di Stato Nicola Renzi domenica ha introdotto l’ex direttore del Corriere della Sera Paolo Mieli, oratore ufficiale della cerimonia di insediamento dei Capitani reggenti.

«Un’amicizia che prende le mosse negli ambienti giornalistici, in virtù dell’ottimo rapporto con l’emittente radiotelevisiva sammarinese e con i suoi responsabili, e che l’ha condotto più volte sul Titano a conoscere storie e tradizioni di quell’“unicum ”, l’antica Repubblica del Titano, che ha destato l’attenzione e l’ammirazione dei più, per l’immodificato modificato impianto repubblicano, mantenuto intatto nei secoli. Oggi Paolo Mieli cura, tra l’altro, un programma sulla storia del giornalismo all’interno della San Marino Rtv, offrendo all’interessante spazio di approfondimento la sua lucida e carismatica cultura storica ed analitica ». Nel suo discorso Mieli ha fatto una lunga ma efficacia ricostruzione del concetto di libertà nella storia, finendo per definire la “lezione di San Marino” e argomentando che «dobbiamo farla nostra, difenderla. Sempre e comunque».

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