SAN MARINO. A che punto è il corso della giustizia sul Conto Mazzini contro la corruzione che negli ultimi venti anni pare che abbia movimentato 800–1100 milioni coinvolgendo 100-150 persone? Sul banco degli imputati, il 19 ottobre 2015 al Kursaal, 21 persone fra cui 8 ex Segretari di Stato e 5 ex Capitani Reggenti. Il 29 giugno 2017 è stata letta la sentenza riguardante le 21 persone fisiche e le 6 società coinvolte. Poi più nulla. Ancora si aspettano le motivazioni della sentenza. Alla lunga, non c’è un rischio prescrizione?
Quanto alle vicessitudini del settore bancario sammarinese, novità solo dalla giustizia italiana: Forlì, Padova, Roma.
Quanto all’antimafia, la commissione, dopo la fase iniziale in cui ebbe anche poteri di indagine (vedi relazione finale), è diventata lenta come un bradipo, fino a bloccarsi quando arrivano dall’esterno richieste imbarazzanti.
Sul fronte monofase e credito di imposta nemmeno un euro è stato recuperato, stante la generale protezione dei, cosiddetti, furbetti e prenditori.
Di fatto la politica ha trovato il suo equilibrio in un inciucio generale contro la gente ed il Paese, come dimostrerà la sanatoria nel settore della edilizia, a favore degli speculatori che hanno costuito già per una popolazione di 60mila abitanti.