San Marino. Frequenze Tv: scoppia il caso dell’assegnazione dei canali

San Marino. Frequenze Tv: scoppia il caso dell’assegnazione dei canali

Andrea Lattanzi La Serenissima: Frequenze tv, San Marino rischia grosso /  in vista del nuovo digitale terrestre L’Italia sta provando a fare la parte del leone, preoccupata Rtv

SAN MARINO Scoppia il caso delle frequenze tv da assegnare in vista del nuovo digitale terrestre. Si è aperta a Ginevra la partita dei canali televisivi e c’è, almeno in questa fase, una brutta sorpresa per San Marino: l’Europa ha chiesto all’Italia e al Titano di concordare tra loro le 14 frequenze disponibili, ma l’Italia sta provando a fare la parte del leone per tenersele tutte. San Marino non ci sta. Non è passato molto tempo dal passaggio dalla tv analogica al digitale terrestre, eppure si parla già di un nuovo cambiamento nel mondo delle telecomunicazioni. Entro il 2022 il digitale terrestre come lo conosciamo sarà sostituito da nuovo standard di trasmissione denominato Dvb-T2. Da quell’anno sarà possibile vedere la tv soltanto attraverso televisori o decoder capaci di supportare lo standard Dvb-T2 e il codec Hevc a 10 bit. Per molti cittadini e residenti della Repubblica di San Marino ciò significa dover cambiare tv o dover acquistare un nuovo decoder per poter ricevere il segnale televisivo.

Ma non è finita qui: con la nuova assegnazione delle frequenze voluta dall’Europa ci saranno tanti cambiamenti a livello di frequenze in alcuni Paesi del vecchio Continente, Repubblica di San Marino compresa. Lo Stato sammarinese ha 5 canali di sua proprietà: il 7, il 26, il 30, il 42 e il 51. Una parte di loro sarà però disponibile fino all’inizio della nuova era del digitale terrestre (…)

Il 26 e il 30, anch’essi canali di proprietà del Titano, non sono invece accesi in cambio di 3 milioni di euro da parte dell’Italia che, in questo momento, sembrerebbe intenzionata a non voler rinunciare a nessuno dei suoi 14 canali. Potrebbe essere attuata una soluzione tecnica, molto simile a quella vista tempo fa in Vaticano: una gara tra i network per la gestione dei canali tv e radio. (…)

Leggi l’intero articolo di Andrea Lattanzi pubblicato il giorno dopo

 

 

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