San Marino. Conto Mazzini: un silenzio assordante

San Marino. Conto Mazzini: un silenzio assordante

SAN MARINO. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Civico 10 sulla vicenda del “Conto Mazzini”.

[c.s.] CONTO MAZZINI: Un silenzio Assordante
A sentir parlare alcuni illuminati esponenti dell’opposizione, sembrerebbe che tutti i mali di San Marino siano sorti quasi magicamente nell’ultimo anno e mezzo in cui il Paese è stato guidato dalla coalizione Adesso.sm, di cui Civico 10 è parte integrante. Eppure, basta leggere le dettagliate motivazioni della sentenza di primo grado del processo denominato “Conto Mazzini”, depositate nei giorni scorsi, per capire, se ancora ce ne fosse bisogno, che i mali attuali del nostro Paese altro non sono che la pesante eredità della politica del malaffare dell’ultimo decennio. Una politica fatta di interessi personali, di riciclaggio, di commistione con associazioni a delinquere e di tangenti.

Un sistema criminoso descritto in tutta chiarezza dalle 689 pagine delle motivazioni, in cui emergono collegamenti con alcuni sedicenti “opinion leader” dei giorni nostri, che non perdono occasione per screditare l’attività dell’attuale Governo e Maggioranza.

Il Movimento Civico10 è nato proprio in quel periodo e proprio per contrastare quel tipo di atteggiamento. Leggere certe ricostruzioni, certi particolari, da un lato ci sprona e rinvigorisce la spinta al cambiamento e alla gestione della cosa pubblica secondo i principi che ci hanno sempre contraddistinto, dall’altro continua ad indignarci e la constatazione di essere stati da sempre dalla parte giusta è un esile conforto di fronte alla consapevolezza di dover chiedere ingenti sacrifici ai nostri concittadini per rimediare ad anni di indegno malgoverno. Chi ci ha portato in questa difficile situazione non potrà nascondersi o peggio camuffarsi in un trasformismo offensivo e dovrà rispondere direttamente alla cittadinanza dei propri errori e dei propri soprusi.

In tutto questo siamo allibiti di fronte al silenzio assordante di alcune forze politiche, nate come noi dalle reazioni di sdegno di fronte a quanto è emerso dal processo Conto Mazzini, che dopo aver mosso mari e monti di fronte alla pubblicazione dell’ordinanza del “Caso Titoli” – vicenda tuttora oggetto di indagini e comunque totalmente diversa, senza, ad ora, alcun coinvolgimento politico – non hanno proferito parola in seguito alla pubblicazione delle motivazioni di una sentenza che è sì di primo grado, ma è pur sempre un giudizio

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