Rimini. «Il mio aggressore è libero, io non riesco più a dormire»

Rimini. «Il mio aggressore è libero, io non riesco più a dormire»

Lamberto Abbati. Il Resto del Carlino: Allarme Sicurezza / «Il mio aggressore è libero, io non riesco più a dormire» / Parla l’ottico preso a pugni da un clochard in via Gambalunga.

RIMINI. NOVE GIORNI dopo l’aggressione subita in in pieno centro da un clochard rumeno, Roberto Da Forno, 51 anni, titolare dell’ottica Da Forno in via Gambalunga, è tornato a lavoro. Sul suo volto non porta più i segni del violento pugno ricevuto, anche se i medici gli hanno riscontrato un edema retinico all’occhio sinistro. «Vedo ancora un po’ sfocato, anche se rispetto ai primi giorni la situazione è migliorata», racconta il commerciante riminese. È vero che si è rifiutato di dare l’elemosina al clochard, scatenando così la sua ira? «No, non è andata così. Stavo fumando una sigaretta fuori dal mio negozio, quando quell’uomo mi si è avvicinato urlandomi: ‘Sei matto, tu sei matto’. Non so dire se fosse ubriaco, ma per evitare problemi ho cercato di allontarmi. Invece, mentre mi stavo girando per andarmene, mi ha colpito con un violento pugno all’occhio sinistro». (…)

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