SAN MARINO. “Gli insegnanti di ed. fisica demotivati e umiliati fuggono appena possibile soprattutto dalla Scuola Elementare”. E’ la riflessione di Silvia Suzzi Valli, un’insegnante di educazione fisica della Repubblica di San Marino, in una lettera in cui si sofferma sul tema della spending review all’interno delle istituzioni scolastiche.
E adesso arrivo al paradosso:
se il Paese è sull’orlo del fallimento, chi lo salverà?
La risposta non è complicata (almeno per alcuni geni della politica e finanza sammarinese): una parte fondamentale ce l’avranno gli insegnanti di Educazione Fisica! Non è la prima volta che si ricorre a questa fantastica soluzione ed infatti, come potete vedere, la cosa ha funzionato talmente bene, da diversi anni a questa parte, che è necessario ricorrervi un’altra volta! Lasciamo stare cosa è diventato Giochiamo allo Sport rispetto alle origini, anche se tutto parte da lì, da quando l’attività è stata ridimensionata nei tempi e nei modi e a condurre i gruppi sono stati chiamati gli insegnanti di ed. motoria dei plessi piccoli, togliendo loro le ore dal tempo della didattica scolastica, dove era per loro possibile lavorare in quell’ottica interdisciplinare e laboratoriale che tutti i nuovi indirizzi pedagogici, inclusi i nostri nuovi curricula propugnano, rendendo questa possibilità molto più complicata all’inizio, di fatto impraticabile da quando, oltre al gruppo in orario extrascolastico, il povero insegnante si è dovuto sobbarcare il servizio in due plessi diversi, facendo diventare la possibilità di collaborare con il resto degli insegnanti di fatto impossibile e parecchio complicato anche assolvere ai doveri di scrutini e colloqui con i genitori.
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