San Marino. Progetto valutazione, rischio aggressione e violenze della sanità

San Marino. Progetto valutazione, rischio aggressione e violenze della sanità

SAN MARINO Il CEMEC è pronto ad attuare le misure per combattere il rischio aggressione e violenze in ambito sanitario.

“ Progetto valutazione, gestione e prevenzione del rischio aggressione e violenze della sanità”

Per il Presidente del CEMEC (Centro Europeo della Medicina delle Catastrofi) Enrico Bernini Carri, le misure più immediate da attuare in un paio di settimane, per mitigare e combattere il rischio aggressione e violenze in ambito sanitario, sono la certezza della corretta applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza del lavoro, soprattutto nei punti più sensibili delle strutture sanitarie a questi fenomeni ma sopratutto una adeguata formazione per gli operatori sanitari esposti al medesimo rischio, per dare loro conoscenze e competenze per gestire il rischio stesso. L’inasprimento delle pene per chi aggredisce gli operatori sanitari ed il potenziamento delle forze di polizia nelle strutture più a rischio, misure invocate dalla Ministro della Salute Giulia Grillo all’indomani dell’ultima aggressione registratasi all’Ospedale Vittorio Emanuele II di Catania, sono indubbiamente delle misure validissime, ha precisato il Presidente del CEMEC, ma di non facile e rapida attuazione dal punto di vista legislativo(anche in virtù della persistente carenza di agenti di polizia disponibili nelle nostre città). La nostra esperienza pluriennale sulla gestione, valutazione e prevenzione dei Rischi Maggiori (nel caso specifico le aggressioni e le violenze in sanità, già oggetto di nostre azioni di prevenzione e protezione in missioni e catastrofi internazionali, fanno parte integrante di questo gruppo di rischi), è stata proposta, nell’ambito degli accordi internazionali, oltre un mese fa, alla Ministro della Salute, alle Regioni e alla FNOMCeOsottoforma di un articolato Progetto. Il CEMEC, Ente Pubblico della Repubblica di San Marino (fondato nel 1987) e dipendente dal Consiglio d’Europa , opera nel settore di studio e ricerca e formazione di eventi disastrosi che coinvolgono l’uomo, risponde alle aspettative di amministratori ed operatori sanitari delle strutture sanitarie italiane, anche nel rispetto delle indicazioni deliberate per i percorsi formativi in materia dall’Agenas.

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