Misano Adriatico (Rn). Insediamento commerciale in zona Bandieri al centro del mirino

Misano Adriatico (Rn). Insediamento commerciale in zona Bandieri al centro del mirino

MISANO ADRIATICO (Rn) Insediamento commerciale in zona Bandieri, un “replicante” che sarà devastante

Il presidente provinciale Vagnini: “Decisioni già prese, ormai inutile l’incontro del 28”

[c.s.] Misano Adriatico, 21 agosto 2018 – “Martedì 28 andremo solo per educazione all’incontro sulla nuova area commerciale in zona Bandieri. Le decisioni sono già state prese, come oggi abbiamo appreso dalla stampa, ed è un appuntamento ormai privo di senso. Si tratta di una grave scorrettezza da parte dell’Amministrazione”. Fabrizio Vagnini, presidente provinciale di Confesercenti, non nasconde il proprio disappunto e la preoccupazione dell’associazione per l’avvio della procedura per l’insediamento da 30mila metri quadri annunciato dal sindaco di Misano Stefano Giannini. “Non si può minimizzare l’impatto di una simile opera – commenta Vagnini-, sarà devastante. Abbiamo visto cosa è accaduto poco distante da Misano con Le Befane a Rimini. In un momento in cui i dati mostrano problematicità nel commercio e anche nel comparto turistico, creare nuovi contenitori che non sono altro che replicanti con un’offerta commerciale identica a quella di tante altre località in Romagna e in tutta Italia non può essere la risposta”.

Non vale, continua il presidente di Confesercenti, nemmeno la giustificazione che grazie ai grandi insediamenti commerciali si possono realizzare le grandi opere urbanistiche. “E’ una vecchia visione ed è necessario trovare soluzioni differenti. Siamo in zona di World Circuit, una realtà di rilievo nazionale e internazionale, per la relativa viabilità si può lavorare per ottenere finanziamenti pubblici e non giustificare le metrature commerciali con le opere chieste in cambio ai privati”.

Vagnini ribadisce la necessità di valutare l’impatto dell’opera e di superare un modello di sviluppo ormai datato. “E’ disarmante. Ci sono decisioni già prese, è un vecchio modo di agire senza valutare l’impatto commerciale, senza stimare i flussi di traffico, senza interrogarsi sul tipo di offerta turistica che vogliamo proporre. Non è con i replicanti che si fa innovazione”.

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