San Marino. Celli, un j’accuse contro magistratura, Banca centrale e opposizione

San Marino. Celli, un j’accuse contro magistratura, Banca centrale e opposizione

SAN MARINO. Ha annunciato la rinuncia al suo ruolo di Segretario di Stato per le Finanze e, contemporaneamente, ha deciso di togliersi alcuni sassolini dalla scarpa, sferrando “un vero e proprio J’accuse nei confronti di magistratura, Banca centrale e opposizione, puntando il dito contro “strane convergenze istituzionali – politico – giudiziarie”. Un intervento non certo all’insegna del politicamente corretto quello che ha accompagnato le dimissioni del Segretario di Stato Simone Celli.

L’intervento del Segretario dimissionario giunge dopo un comma comunicazioni ad alta tensione, in cui i commissari di opposizione hanno richiamato governo, in particolare il Ccr e lo stesso Celli, e la maggioranza alle proprie responsabilità politiche,  alla luce dei recenti sviluppi in Bcsm e Cassa di Risparmio e dei contenuti di stralci di un’ordinanza pubblicati  on-line. L’intervento di Celli precede quello atteso del presidente di Bcsm, Catia Tomasetti, nel comma in cui i vertici di Banca centrale  sono stati convocati in audizione per chiarire sulle ultime dimissioni avute nella Direzione generale e in Vigilanza.   

Leggi il resoconto di Agenzia Dire. 

Sono intervenuti

Tony Margiotta, Ssd,

Simone Celli, Sds per le Finanze 

Teodoro Lonfernini, Pdcs

Iro Belluzzi, Psd 

Enrico Carattoni, Ssd 

Roberto Ciavatta, Rete 

Roberto Giorgetti, Rf 

Francesco Mussoni, Pdcs 

Marco Podeschi, Sds Istruzione 

Federico Pedini Amati, Mdsi 

Luca Boschi, C10 

Alessandro Mancini, Ps 

Stefano Palmieri, Rf 

Nicola Selva, Rf 

Simone Celli, Sds Finanze 

Catia Tomasetti, Presidente di Banca Centrale 

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