Andrea Rossini. Corriere Romagna: Offre un vaso antico al mago dei trapianti: l’amico paziente muore e lui chiede i soldi / L’uomo aveva accompagnato il malato grave : «Grazie all’omaggio scavalcata la lista di attesa» Poi però di fronte alle pretese di denaro il luminare si spaventa: s’indaga per ricettazione e truffa.
RIMINI. Un sorvegliato speciale con un passato “mafioso”, un chirurgo considerato la star dei trapianti, un paziente “raccomandato” che però muore prematuramente e un vaso dell’antica Grecia che, se autentico, avrebbe un valore inestimabile. Sono gli ingredienti di una romanzesca vicendache i carabinieri del Nucleo tutela patrimonio artistico cercano di interpretare tra mille difficoltà in un gioco di specchi e competenze territoriali che hanno fatto rimbalzare l’inchiesta tra le procure di Bologna, Rimini e Ferrara. Tutto ruotaattorno aun’anfora “attica”, del VI secolo avanti Cristo, sogno proibito, almeno a prima vista, di musei archeologici di mezzo mondo. Vera o meno che sia è nelle mani di un settantenne che vive a Rimini.
Amico di Maniero
Non un pensionato qualunque, ma un uomo con un passato da affiliato a un’organizzazione mafiosa che gli è valso, tra l’altro, il regime di sorvegliato speciale. Non si è mai macchiato di fatti di sangue e non delinque più da una vita, si preoccupa solo di far fronte agli acciacchi. Resta, però un tipo vecchio stampo, dalle mille risorse e dai modi garbati. Legato a un codice d’onore che in certi ambienti siè perso da un pezzo, è il tipo disposto a spendersi in nome dell’amicizia senza badare alle conseguenze. Come quella volta in cui, ad esempio, diede una mano a Felice Maniero, boss della mala del Brenta, in un rocambolesco tentativo d’evasione. (…)