Rimini. Tassa di soggiorno non versata La Procura indaga per peculato

Rimini. Tassa di soggiorno non versata La Procura indaga per peculato

Enrico Chiavegatti. Corriere Romagna: Tassa di soggiorno non versata La Procura indaga per peculato / La situazione degli evasori si aggrava rispetto all’appropriazione indebita Si rischia la condanna fino a 10 anni.

RIMINI. La procura della Repubblica di Rimini non ha più dubbi. E ha scritto sulle cartelline rosse (quelle riservate ai reati più gravi) dove compaiono i nomi degli albergatori che non hanno versato al Comune la tassa di soggiorno, che il reato per cui vengono perseguiti è il peculato e non l’a ppr opr ia zio ne indebita. Una decisione cementata dalla sentenza 32058/2018 della Corte di Cassazione, che spalanca prospettive molto poco gradevoli per chi verrà riconosciuto colpevole. Se per il reato “cancellato”, ovvero l’appropriazione indebita, le pene andavano da un minimo di 15 giorni ad un massimo di 3 anni di carcere, per il peculato è tutta un’altra musica. La pena edittale, infatti, parte da un minimo di 4 anni e può arrivare ad un massimo di dieci. (…)

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