Rimini. La figlia della donna suicida dopo le violenze: «Devo vivere»

Rimini. La figlia della donna suicida dopo le violenze: «Devo vivere»

Erika Nanni Corriere Romagna: La figlia della donna suicida dopo le violenze: «Devo vivere» / Il padre è stato arrestato l’altro giorno dopo le minacce di morte alla ragazza: «Voglio riscattarmi Non posso stare in una casa protetta. Mi sentirei “rinchiusa”, mi sembrerebbe un “dargliela di vinta”»

RIMINI Quei passi per le vie del centro, ieri pomeriggio, erano mossi da una carica drammatica ed emotiva forte. Per la tragedia che ancora vibra nell’aria, per il dolore che infligge nel cuore quel “È per te” che questa volta ha un destinatario ben preciso. Ma anche per il rumore dell’urlo di riscatto, del desiderio di vita, d e ll ’inno alla libertà e all’auto – determinazione lanciato proprio da chi la faccia della violenza l’ha vista vicino. Guardata con i propri occhi e sopportata sulla propria pelle. «Sono qui per dimostrare che se si vuole si può» ha detto la ragazza che abbiamo chiamato Maria, la figlia della donna che si è tolta la vita a cui è stata dedicata la marcia delle donne e degli uomini riminesi. (…)

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy