San Marino. “Fuori i cacciatori dalle proprietà private”

San Marino. “Fuori i cacciatori dalle proprietà private”

Davide Pezzi. L’informazione di San Marino: “Fuori i cacciatori dalle proprietà private”Si chiede di abolire alla norma che obbliga i proprietari a recintare i terreni.

SAN MARINO. Continuiamo con la disamina delle 19 Istanze d’Arengo presentate, come tradizione, nella prima domenica seguente all’insediamento dei Capitani Reggenti, domenica 7 ottobre con la n. 12 che, come la precedente, affronta il tema della caccia, e che vede come prima firmataria Sara Andromache Albani. Come è ovvio l’esercizio della caccia è regolato dalla legge che specifica che “in terreno libero la selvaggina appartiene a chi la uccide o a chi la cattura”. Più avanti si specifica ulteriormente che la “caccia è vietata nelle appartenenze di abitazioni e nei luoghi privati chiusi (…) nei giardini privati e nei fondi, purchè completamente chiusi da muro, rete metallica od altra effettiva chiusura di altezza non minore di metri 1,80, o da corsi o specchi d’acqua il cui letto abbia la profondità di almeno metri 1,50 e la larghezza di almeno metri 3”. Come sottolinea anche il testo dell’istanza, i cacciatori hanno la facoltà di accedere liberamente, anche senza il consenso del proprietario, ai fondi privati non recintati, contravvenendo al principio di rispetto e tutela della proprietà privata, della privacy e della fauna selvatica ivi presente. (…)

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