Riceviamo e pubblichiamo un comunicato del Congresso di Stato.
[c.s.] A distanza di quasi 29 anni dalla prima convenzione, firmata il 24 gennaio del 1990, il Governo si appresta a rientrare in possesso di tutti i 2750 posti auto oggi gestiti dalla Sinpar SpA.
Gli accordi, fra l’Ecc.ma Camera e la società di gestione sono stati oggetto, negli anni, di una serie di modifiche e integrazioni fino alla situazione attuale, che prevede l’esborso da parte dello Stato di un canone annuo pari a € 1.600.000,00 che ha sostituito il precedente “minimo garantito”. Somma che sarebbe da versare fino alla scadenza del 2033, come previsto dalla prima convenzione del 1990. Inoltre, secondo le convenzioni attualmente in vigore, alla Sinpar SpA viene riconosciuto ogni anno il rimborso, quasi totale, delle spese del personale. Da ciò ne consegue che, se da un lato sulla società privata di gestione non grava attualmente alcun rischio di impresa (percependo annualmente un canone fisso e il rimborso di gran parte dei costi), dall’altro la gestione dei parcheggi per lo Stato non produce alcun utile.
Nella volontà di proseguire nell’azione di risparmio e contenimento della spesa pubblica, e con il preciso intento di far tornare le aree di parcheggio nella piena disponibilità dello Stato, il Governo ritiene di avviare una specifica trattativa con i vertici della Sinpar SpA, che tenga conto anche delle condizioni previste nei numerosi accordi sottoscritti dal 1990 ad oggi e dei conseguenti interventi di natura economica
Per la migliore definizione dell’intesa di recesso anticipato dalla convenzione, sono stati incaricati i Segretari di Stato per gli Affari Esteri, per gli Affari Interni, al Territorio e Ambiente e alla Sanità e Sicurezza Sociale, di avviare la trattativa, avvalendosi della collaborazione dei competenti Uffici dell’Amministrazione Pubblica.
Allo scopo, la Legge di Bilancio in discussione in questi giorni in Consiglio Grande e Generale, dovrà autorizzare il Congresso di Stato ad attivare un finanziamento pluriennale, fino a 2.000.000,00 di Euro.
Il Segretario Renzi, in merito, ha commentato: “Una stortura che perdura da troppi anni e che, nell’interesse del Paese, è bene risolvere una volta per tutte. Confidiamo nella buona volontà di Sinpar di giungere ad una mediazione accettabile, che tenga conto dei benefici ottenuti negli anni dalla società e dell’attuale situazione del Paese. Diversamente siamo pronti a procedere unilateralmente alla revoca”.