Marino Cecchetti ha scritto oggi su L’informazione di San Marino degli strani collegamenti che potrebbero avere influito sulle vicissitudini di Banca del Titano finita, di nascosto da Banca d’Italia, sotto il controllo della Cassa di Risparmio di Teramo, Banca Tercas, poi in dissesto.
All’ex Direttore di Tercas, dr. Antonio Di Matteo, è stato chiesto a bruciapelo in una trasmissione televisiva: “Lei conosce Userkaf?”
(…) Il nome del faraone viene collegato – da chi sa di queste cose – “a riti esoterici propri della massoneria che a Teramo ha una sua potente e inespugnata roccaforte”. Insomma Tercas potrebbe esser stata usata “come arena per un gioco al massacro orchestrato dall’alto di poteri occulti”. Un gioco in cui potrebbe essere stato trascinato anche San Marino visto il comportamento – sconcertante, indecifrabile – tenuto nella circostanza da Banca Centrale. Ed anche per avere, la stessa Banca Centrale, coinvolto Banca di San Marino, costringendola di fatto a comprare la Smib in un contesto da codice penale.
Si ricorda che Smib (oggi Banca Impresa San Marino, Bism) era una scatola con dentro solo … sporcizia. Per coprirne il lezzo infiocchettarono l’operazione con dichiarazioni, interviste ed articoli (anche su Milano Finanza e Il Sole 24 Ore).
Quanto ai già noti collegamenti personali e professionali di Di Matteo in ambienti sammarinesi, stanno emergendo conferme dagli atti processuali presso il Tribunale di Roma. Basta scorrere i verbali delle testimonianze e degli interrogatori nonché le trascrizioni delle intercettazioni sul telefono di Di Matteo (e di altri). (…)
Tratto da L’Informazione di San Marino
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