«Lo stipendio non basta per vivere, esco e vado ad ammazzarmi» / Dipendente comunale sparisce per ore, trovato al Centro per l’impiego
«Sono sul ciglio della banchina con il motore acceso e la prima ingranata. State lontani da me o mi butto nel porto». Due ore e mezza di trattative al telefono e di ricerche, la storia che ieri ha visto protagonista un 60enne, dipendente part-time di un comune della Valconca. Era uscito di casa con l’idea fissa di togliersi la vita «perchè con quello che guadagno non riesco a campare». Alla fine, la Polizia l’ha trovato mentre stava uscendo dal Centro per l’impiego con dei fogli in mano: si era dato un’altra possibilità. L’ALLARMEalle forze dell’ordine arriva ieri mattina, poco dopo le otto. A chiamare è una donna disperata, il compagno l’ha appena ‘avvertita’ che sta per andare ad ammazzarsi. Il motivo è che non ce la fa più a tirare avanti con quello straccio di stipendio che prende, è stanco di non riuscire ad arrivare a fine mese, stanco di combattere, e per lui la soluzione migliore è quella di farla finita. Addio. Lei è convinta che stia facendo sul serio, e da quel poco che ha capito è diretto verso il porto di Rimini in macchina per buttarcisi dentro. Con nome e cognome, la polizia non ci mette molto ad avere tipo di auto e targa, e da quel momento si scatena una vera e priopria caccia all’uomo. Le Volanti battono l’area del porto, tutto il lungomare e le zone limitrofe, ma di lui non si trova traccia. Lo chiamano al telefonino, e gli agenti delle Volanti cominciano a trattare per farlo desistere dalla sua decisione, mentre continuano a controllare la zona. Lui però sembra irremovibile e a un certo punto li avverte: «Sono sul ciglio della banchina del porto, ho il motore acceso e ho già ingranato la prima. Se non mi lasciate in pace mi butto giù». (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino