“Come al solito, quando non si sa cosa rispondere nel merito, la CSU non trova di meglio da fare che prodursi in attacchi personali, uscendo dagli argomenti in discussione”.
La Segreteria al Lavoro nel giro di poche ore risponde all nota diffusa da Csu: “Stiano sereni: le opinioni che ho sviluppato sulla convenzione per il Polo della Moda, nel mio ruolo di consigliere, nel 2015, le posso tranquillamente confermare. Non è certo un mistero, essendo posizioni pubbliche prese in Consiglio Grande e Generale, che avrei formulato in maniera diversa molte parti della convenzione, tra cui quella citata.
Tuttavia, bisogna anche imparare a guardare avanti, non sempre indietro”.
Continua la nota: “La convenzione è stata firmata dal Governo di allora, approvata dal Consiglio Grande e Generale e quindi accettata dagli organi dello Stato.
È stato poi superato anche il vaglio di un referendum e quindi l’investimento, così come caratterizzato con quella convenzione, è stato approvato anche dai cittadini. Me compreso, lo dico con forza, perché quando si mettono sul piatto i benefici del progetto e le cose che magari potevano essere fatte meglio, i primi superano nettamente le seconde”.