San Marino e Venezia: condanne ‘transfrontaliere’ per Baita, Colombelli e Minutillo. Caso Mose

San Marino e Venezia: condanne ‘transfrontaliere’  per Baita, Colombelli e Minutillo. Caso Mose

Dal Corriere del Veneto (Venezia e Mestre): Condannato Baita, ex ad della Mantovani era a processo a San MarinoFrode, per Baita pena più alta a San Marino che in Italia / Due anni e mezzo anche per Minutillo e Colombelli, l’ipotesi estradizione. Confiscati 550 mila euro.  

 

(William Ambrogio Colombelli prima della condanna aveva il passaporto della Repubblica di San Marino, in quanto console)

 

VENEZIA Due settimane fa ha chiuso i suoi conti con la giustizia italiana con una pena complessiva di due anni, frutto dell’accordo di patteggiamento tra il suo avvocato Alessandro Rampinelli e i pm Stefano Ancilotto e Stefano Buccini, ratificato dal gip Gilberto Stigliano Messuti. Ma alla fine la pena più alta per Piergiorgio Baita , l’ex presidente della Mantovani e uno dei protagonisti della maxiinchiesta sulle tangenti del  Mose e non solo, arriva da San Marino, dove peraltro doveva rispondere di molte meno accuse, visto che non c’erano gli episodi di corruzione. L’altro ieri, dopo l’udienza che si era tenuta a fine febbraio, il giudice delle appellazioni Francesco Caprioli ha depositato la sentenza che ha confermato la decisione di primo grado del commissario della legge Roberto Battaglino: Baita resta dunque condannato a due anni e mezzo, stessa pena comminata anche all’ex ad di Adria Infrastrutture Claudia Minutillo e al faccendiere sanmarinese [in  effetti non è sammarinese, Ndr]  William Ambrogio Colombelli. Il magistrato ha anche confermato la confisca di 550 mila euro, all’epoca sequestrati a Minutillo. (…)  La sentenza è definitiva (a San Marino non c’è la Cassazione) e agli avvocati resta non molto più che la critica. «La ritengo una sentenza ingiusta, anche perché il mio cliente per gli stessi fatti ha già patteggiato in Italia», spiega Rampinelli. Il tema del cosiddetto «ne bis in idem» è stato il cuore del processo.  (…) 

Va ricordato che i  tre personaggi sono non sammarinesi.  San Marino dovrebbe chiedere l’estradizione, per rendere esecutiva la sentenza del proprio tribunale. Il collegamento fra San Marino e Veneto è un esempio tipico di un certo periodo in cui il sistema di corruzione italiano si serviva della Repubblica di San Marino. 

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