Due articoli su IlSole24Ore di ieri e dell’altro ieri, entrambi a firma Alessandro Galimberti, fanno intendere che la pressione da parte dell’Italia sulle banche della Repubblica di San Marino non è terminata. Pare ancora essere un miraggio il ‘memorandum’ di intesa fra Banca Centrale e Banca d’Italia, la cui sottoscrizione, secondo i vertici di via del Voltone, avrebbe dovuta avvenire già nei 15 giorni successivi alla firma dell’accordo di collaborazione finanziaria (26 novembre 2009), entrato in vigore nel gennaio 2015.
Questi i titoli:
Dopo la voluntary/ Nel mirino della Gdf le banche di San Marino / Attese le notifiche I questionari inviati a 250 banche nel mondo
Cassazione / Banche, la partnership non sana l’esercizio abusivo / L’Istituto bancario sanmarinese ha bypassato la mancata autorizzazione.
Di fatto la Cassazione pare, in un qualche modo, convalidare il teorema dell’ex Pm di Forlì Fabio di Vizio sulle tre banche sammarinesi (Asset Banca, Cassa di Risparmio, Istituto Bancario Sammarinese) accusate di aver avuto un, non regolare, collegamento collaborativo – sia pure, nei tre casi, molto diverso – con banche italiane.
Anche gli ultimi dati statistici, diffusi da Banca Centrale, sul sistema bancario sammarinese, non sono del tutto rassicuranti.