Trenini e cimeli per l’addio a Improta

Trenini e cimeli per l’addio a Improta

Trenini e cimeli per l’addio a Improta

Il questore saluta la città con una cerimonia al Centro congressi del Grand Hotel

«NON SONO un soggetto normale, sono un po’ atipico nelle mie reazioni. Ma sono reale». Così, ieri mattina, al Centro congressi del Grand Hotel, il questore Maurizio Improta ha attaccato il suo addio davanti a una platea di notabili e poliziotti che l’hanno ricoperto di regali e di applausi. Nessun dubbio che si porterà via un pezzo di Rimini, e per un sacco di ragioni. «Sono innamorato di questa terra dove spesso non ho portato la cravatta». Improta è stato il ‘questore di ferro’, il castigatore delle discoteche, il poliziotto che ha investito tutto o quasi tutto sulla sicurezza. Che abbia un carattere focoso (lui si definisce «passionale») e in certe occasioni poco accomodante, è il primo ad ammetterlo. (…)

Tratto da Il Resto del Carlino

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