Bugli chiede maggiore concretezza nel Paese

Bugli chiede maggiore concretezza nel Paese

“Rinnovo l’invito a riflettere, su quanto dunque sia importante ai prossimi appuntamenti elettorali scegliere chi, pur riconoscendo i propri limiti, riesce a proporre interventi concreti, sostenibili e rispondenti alle reali esigenze della nostra realtà”.

È l’invito fatto ai cittadini dal presidente dei Giovani democratico cristiani, Lorenzo Bugli, in vista delle prossime elezioni delle nove giunte di Castello o di eventuali elezioni politiche anticipate. Lo stesso Bugli dichiara in una nota che “la vera sfida per il sammarinese alle urne sarà scegliere tra una politica della ‘concretezza’ o una politica degli ‘slogan’ e delle ‘parole d’ordine’“. 

Il Paese, a detta del presidente del movimento giovanile del Pdcs, “non può più permettersi improvvisazioni nella politica; occorrono persone che abbiano maturato un’adeguata esperienza, sia politica che professionale”. 

Sempre Bugli si mette ad analizzare nel comunicato l’attuale panorama politico sammarinese: “Oggi abbiamo oltre 12 forze politiche, molte delle quali, composte da poche persone; assistiamo ogni giorno alla scesa in campo di nuove formazioni e di volti nuovi: ma chi ad oggi è riuscito realmente a presentare una proposta basata su concetti ben strutturati e soprattutto credibili e realizzabili? Veramente pochi”.

E sull’operato delle giunte di Castello, invece, la pensa così: “Ad oggi, dopo le elezioni del 2014, quanti capitani di Castello hanno portato a termine le tante promesse fatte in campagna elettorale? Molti mi rispondono che ci hanno provato ma, le giunte contano poco; devo riconoscere che effettivamente i nostri enti territoriali hanno pochi poteri ed ecco perché si sta lavorando ad una revisione dei medesimi, ma è anche sì vero che chi ha saputo creare programmi ponendosi dei limiti e concentrandosi sulla concretezza delle proprie possibilità, è riuscito a portare a casa ottimi risultati, largamente riconosciuti ed apprezzati anche dai propri concittadini”.

Leggi il testo integrale della nota stampa

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