Domani in movimento sbotta: “Basta con le prese in giro”

Domani in movimento sbotta: “Basta con le prese in giro”

“Insistere oggi sulla vendita significa prendere in giro, con false illusioni, dipendenti e cittadini: il nostro dovere è portare alla luce ogni condotta perpetrata in Banca Cis non tutelarne, come qualcuno vorrebbe, la proprietà”.

Così Domani in movimento su Banca Cis, il cui blocco di pagamenti scadrà ufficialmente il 21 luglio.

La coalizione di opposizione, in una nota, manda a dire che “il Paese ha bisogno di posizioni chiare sulle banche, non di prese per i fondelli, e ha bisogno di un governo che governi mentre quello che c’è non è più in grado di fare nulla”. Sempre a detta di Domani in movimento, “è arrivata l’ora di dire basta agli interessi di cortile: serve un progetto Paese che limiti i danni e rilanci l’economia su nuove direttrici di autonomia e libertà”.

Qui, di seguito, le tre priorità indicate da Dim per trovare una soluzione alla crisi di Banca Cis e portare ordine nel Paese: “Risolvere la situazione Cis limitando i danni, perdendo meno posti di lavoro possibili, limitando al massimo l’esposizione dello Stato e aggredendo massicciamente capitali e patrimoni di chi dovesse aver gestito la banca in maniera illecita; avviare la Commissione d’inchiesta su Banca Cis, mettendo in luce chi per almeno un decennio abbia chiuso gli occhi su quello che stava accadendo rendendo fragile l’intero sistema economico e finanziario; dare al Paese un nuovo governo autorevole, in grado di collaborare con le parti sociali e di fare le riforme di cui il Paese ha bisogno”.

Ecco il testo integrale del comunicato stampa

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