Banca CIS, sarà una “risoluzione” pesante per le casse dello Stato

Banca CIS, sarà una “risoluzione” pesante per le casse dello Stato

Banca CIS, sarà una “risoluzione” pesante per le casse dello Stato

Intanto l’Aula tornerà a riunirsi lunedì per otto giorni. Tra i punti all’odg la legge elettorale e la commissione d’inchiesta sulle vicende bancarie

Alla fine il piano B, quello della “risoluzione” di Banca Cis è passato. Con tanto di voto unanime in Consiglio e con maggioranza e opposizione, per una volta unite, a garanzia dei risparmi di molti sammarinesi e salvaguardia dei fondi pensione allocati nell’istituto di credito. Parliamo dei depositi sotto i 100mila euro, che, entro una quindicina di giorni, torneranno in mano ai correntisti attraverso un’operazione di spacchettamento e di ridistribuzione delle somme in tre banche sammarinesi, e dei fondi pensione, 87 milioni del primo pilastro e più 16 milioni di Fondiss, che da Banca Cis finiranno in un veicolo pubblico, una società per azioni dello Stato. Fondi pensione che saranno controbilanciati da altrettanti 103 milioni di Npl di Banca Cis (operazione garantita dallo Stato che coprirà quella parte di crediti non performanti non recuperata). Ed è qui che il piano B apre degli interrogativi. Interrogativi già evidenziati sabato scorso dall’Informazione in un articolo

Tratto da L’informazione di San Marino

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