Rimini al top nel mercato dei souvenir

Rimini al top nel mercato dei souvenir

Il souvenir è un affare da 700 milioni

Rimini e Bologna al top, anche in Italia. Grande ascesa di Ascoli nelle Marche

LUIGI MANFREDI – Articoli religiosi, bomboniere, oggetti d’arte o d’artigianato. È un business da 700 milioni di euro che coinvolge 27mila addetti: 18mila imprese per metà gestite da donne. Lo ‘shopping del buon ricordo’, o più prosaicamente il mercato dei souvenir, si ritaglia un posto non trascurabile nell’economia di un Paese a forte vocazione turistica come il nostro. La fotografia del settore emerge da uno studio della Camera di commercio di Milano Monza-Brianza-Lodi. In testa alla graduatoria nazionale ovviamente Roma con 1.628 imprese (un decimo del totale) seguita da Napoli (1.534) e Milano (860) che si riprende invece la vetta per il giro d’affari: oltre 161 milioni di euro contro i 123 di Roma e i 30 di Napoli. L’Emilia Romagna (con 1.080 attività, 1.572 addetti) piazza due città fra le prime venti: Rimini è al 15° posto con 266 imprese attive, Bologna al 19° con 234. (…)

Articolo tratto da Il Resto del Carlino

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy