“Una pratica dannosa e anacronistica, esercitata da una minoranza di persone, che si arrogano il diritto di uccidere esseri inermi e innocenti”.
A criticare l’imminente avvio di una nuova stagione di caccia è l’Associazione sammarinese protezione animali, che in una nota esprime tutta la sua preoccupazione per il futuro della fauna selvatica presente sul Titano: “Non avranno più scampo i migratori e la fauna stanziale, lepri, pernici e fagiani, a cui in particolare sarà dedicato come d’abitudine il ‘pronta caccia’, pratica vergognosa consistente nel mettere in libertà poche settimane prima dell’apertura della stagione venatoria giovani esemplari nati e allevati in cattività, praticamente domestici e non abituati a sopravvivere in natura”.
Criticata la novità di quest’anno, cioè l’inserimento del piccione in calendario venatorio: “Con un prelievo giornaliero di 10 capi, anche questa specie non sfuggirà alla strage – manda a dire l’Associazione sammarinese protezione animali -. Infierire poi su un volatile semidomestico, abituato a vivere vicino all’uomo e persino da esso alimentato, è pura crudeltà che ci riporta agli anni bui e cinici del tiro al piccione, pratica disumana che fortunatamente l’Apas e tanti cittadini firmatari hanno chiesto di abolire”.