L’approvazione dell’istanza d’Arengo sulla cannabis comincia a far discutere
“Leggo su l’Informazione del 20 Settembre 2019 l’articolo Cannabis libera a San Marino, sì dell’Aula all’Istanza d’Arengo.
In tale articolo si legge anche che tale approvazione ‘apre un percorso da seguire. Come il sì a maggioranza (18 i favorevoli, 13 i contrari e 2 gli astenuti) espresso, ieri notte, dal Consiglio, a favore dell’Istanza sull’uso ricreativo della marijuana e dell’hashish sulla richiesta cioè avanzata dal primo firmatario (…) che venga introdotta una regolamentazione della cannabis a scopo ricreativo”.
Vorrei esprimere sull’argomento alcune mie considerazioni e preoccupazioni: intanto penso che su 60 Consiglieri soltanto 18 Consiglieri (anche se la votazione è chiaramente regolare) hanno espresso il voto favorevole ad accettare un’istanza che ha come argomento una problematica seria che va a coinvolgere il comportamento dei nostri giovanissimi nell’immediato e nel prossimo futuro.
Poi sulla motivazione dei proponenti che chiedono venga introdotta una regolamentazione della cannabis a scopo ricreativo… come se i nostri ragazzi non avessero altro passatempo più salutare e divertente per godersi la loro giovinezza, resto veramente sconcertato!
Se si aggiunge poi che i firmatari dell’istanza sostengono che ‘la legalizzazione potrà essere un’opportunità sul fronte delle imposte, dell’occupazione e del turismo’ allora credo proprio che il nostro Paese stia veramente precipitando in un vortice perverso dal quale non sarà facile uscire in futuro.
Se l’economia e il turismo non hanno altri sbocchi di progresso che quello di lasciar liberi i giovani di ‘farsi’ di cannabis, che aggiunto al vizio del tabacco e dell’alcol comunque vadano le cose non potrà che peggiorare lo stato mentale e di salute dei nostri figli e nipoti, non intravedo un roseo futuro per la nostra Terra. Ma guardiamoci intorno… ogni giorno si vede e si legge di giovani che guidano in stato di alterazione causando danni lievi o gravissimi a se stessi e ad altri; ragazzini che si riuniscono in bande con il solo scopo di aggredire loro coetanei per un cellulare o solo perché si annoiano, e al posto di stimolare le famiglie a seguire di più i loro figli, di aiutare la scuola ad educare, di creare luoghi di aggregazione e di divertimento e cultura, di intensificare la lotta al tabacco, agli alcolici, alle notti intere passate nello ‘sballo’, cosa pensano di fare l’Autorità, lo Stato e le Istituzioni?
Aggiungiamo un altro motivo di rovina per queste giovani vite, ‘tanto la marijuana sembra sia meno dannosa di alcol e tabacco!’ E allora? Aggiungiamo comunque ancora una cosa dannosa alle altre cose dannose che già rovinano i nostri ragazzi! Ma non ci sono abbastanza preoccupazioni per i nostri figli e nipoti che sono aggrappati per ore al telefonino, al ‘like’ di amicizia finta su facebook, a internet con tutti i rischi di violenza e pornografia? Se San Patrignano si è schierata decisamente contro ogni tipo di liberalizzazione di droghe leggere è perché conosce bene il problema, è perché lotta da anni contro i danni causati da droghe prima leggere, poi sempre meno leggere, poi pesanti e sempre più pesanti.
Ma oggi tutto si fa e tutto si giustifica con la parole ‘democrazia’ e ‘libertà’ e si cerca sempre più di disgregare con leggi astute la famiglia perché venendo meno la famiglia si possono manipolare i giovani con più facilità. E la scusa che liberalizzando la cannabis si toglierebbe potere alle mafie è senza fondamento; la realtà è che le mafie troveranno sempre altri espedienti per i loro scopi e magari saranno loro i potenziali fornitori alle future ‘rivendite’ a San Marino; e se ora i ragazzini che fanno la prima esperienza con la cannabis a San Marino sono – fortunatamente – ancora una piccola percentuale, con la facilità poi di rifornirsi liberamente di quel prodotto saranno sempre di più quelli invogliati o spinti a farlo!
Pensiamoci bene cari sammarinesi, pensateci bene cari governanti, di qualsiasi ideale politico voi siate, se vogliamo veramente il bene dei nostri ragazzi e del loro futuro!”
Checco Guidi