Patenti facili, agli esami con microcamere: venti gli indagati
Una banda che usava la tecnologia ultimo grido, per fare ottenere patenti di guida ai candidati che non avevano voglia di studiare, ma erano disposti a pagare fior di quattrini. Una vera e propria ‘ditta a delinquere’, quella messa in piedi da una decina di foggiani e smantellata dalle Polizie stradali di Verona e di Rimini. In tutto, le persone indagate sono una ventina e sono accusate di associazione a delinquere. I casi accertati sono decine e decine, e riguardavano mezza Italia, Rimini inclusa naturalmente. Tra gli indagati c’è anche un medico compiacente, un modenese che era pronto a firmare falsi certificati. L’indagine degli investigatori è andata avanti per oltre un anno, ma il sospetto degli inquirenti è che di bande del genere sia disseminato il Paese e che quella scoperta con questa inchiesta, sia soltanto la punta di un iceberg. (…)
Articolo tratto da Il Resto del Carlino