Mia Repubblica vuole agire per l’unità del Paese

Mia Repubblica vuole agire per l’unità del Paese

Mia Repubblica vuole agire per l’unità del Paese 

Siamo nati con il preciso intento di aggregare, i cittadini e la politica per un progetto Paese che si possa definire prima delle elezioni politiche dell’8 dicembre.

In questa situazione di un Paese diviso e lacerato da scontri spesso dettati da interessi particolari esterni alla politica crediamo sia un atto di buon senso per la politica responsabile costruire un grande progetto aggregante prima delle elezioni.

Le sfide che attendono il Paese, le correzioni necessarie che impatteranno anche sulla capacità di spesa dei cittadini e le idee di sviluppo per una rinascita economica, possono essere positivamente risolte solo se le forze maggiori e responsabili del Paese saranno in grado di mettere da parte la ricerca del consenso, e dare un segno di forte responsabilità nei confronti dei cittadini, per richiamarli ad un impegno sociale e politico che da troppi anni manca.

Appena nati abbiamo diffuso a tutte le forze politiche la nostra ferma volontà di dare ai cittadini la consapevolezza e la chiarezza che larga parte della politica è pronta a costruire un progetto paese sul quale si farà giudicare e chiederà il sostegno ai cittadini chiedendo anche la loro viva partecipazione.

Il progetto che vediamo è semplice: le forze che condivideranno il perimetro di azione del progetto devono costruire una coalizione unitaria con la quale presentarsi ai cittadini.

Il perimetro è quello della credibilità, della autorevolezza e delle capacità, unito alla volontà di rileggere con maggiore serenità il recente passato e di guardare con fiducia al futuro concentrandosi sui progetti di sviluppo e di un equilibrato contenimento della spesa pubblica.

Noi siamo determinati nell’agire per l’unità del Paese.

La politica deve guardare avanti e mettere in moto le forze di un intero Paese capace di reagire allo stato di abbandono e di sfiducia che ha bloccato la capacità di sviluppo sereno ed equilibrato per la collettività.

Ci sono fin troppe cose da mettere a posto, da rendere di nuovo efficaci, ci sono le sfide della innovazione, del clima e della sostenibilità, dei diritti civili, della redistribuzione equa delle risorse, all’uguaglianza di trattamento fra tutti i lavoratori sia nel dare che nel ricevere e della ricostruzione del senso di comunità.

Noi proveniamo da esperienze diverse, abbiamo idee e visioni diverse, ma di fronte alla sfida di un Paese che rischia di morire, pensiamo che l’unico modo per affrontarla degnamente, nello spirito dei nostri Padri, sia quello di essere cittadini operosi e volenterosi capaci di dialogo e di sintesi e di progetto.

È questo che secondo noi devono fare tutti i cittadini e tutta la politica che ha cuore San Marino.

Perché San Marino è bello!

 

Mia Repubblica

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